Un gol di Icardi in avvio e una rete di Brozovic alla fine del primo tempo. L’Inter supera così 2-0 il Napoli a San Siro e ottiene un successo prezioso in chiave Champions. Colpita a freddo (gol di Icardi viziato dal fuorigioco), la squadra di Sarri non ha saputo reagire, mostrandosi meno brillante e più confusionaria del solito. L’assenza di Higuain si è fatta sentire enormemente. Ecco i voti delle due squadre al termine del match.

INTER

Samir HANDANOVIC 6 – Difficile da pronosticare alla vigilia, ma la notte del portiere nerazzurro è tranquilla e serena. Deve solo vigilare su conclusioni dalla distanza.

Danilo D’AMBROSIO 7 – Una prova convincente: dalla sua parte stazionano prima Insigne e poi Mertens. Li annulla entrambi.

MIRANDA 7 – I suoi interventi sono sempre precisi, la sua intelligenza nell’anticipare gli sviluppi delle azioni avversarie è l’arma in più.

Jeison MURILLO 7 – In anticipo non sbaglia nulla, fa valere la sua grande prestanza fisica e fa sparire dalla scena Gabbiadini.

Yuto NAGATOMO 6 – E’ il più sollecitato della difesa nerazzurra perché deve vigilare su Callejon. Viene ammonito e corre un rischio nella ripresa. Forse andava sostituito prima per non correre rischi.

Marcelo BROZOVIC 7,5 – L’uomo ovunque dell’Inter. Da un’area all’altra, diventa la variabile box to box con licenza di uccidere. In effetti, uccide la partita con il gol del 2-0. Una prestazione da Epic Brozo. Gary MEDEL 6,5 – E’ suo il lancio per Icardi sul gol dell’1-0. Non perde mai la lucidità e difende come sa.

Geoffrey KONDOGBIA 6,5 – Torna titolare e dimostra di poter essere quel giocatore che raramente è stato quest’anno. Non è una mezzala, è un mediano: deve limitarsi a giocare come sa (dal 68’ JonathanBIABIANY 6,5 – Prezioso nel finale, in contropiede sfrutta la sua velocità e fa ammonire Mertens).

Stevan JOVETIC 6,5 – Avvia il 2-0 con il lancio per Icardi, non spreca palloni facili. Insomma, è concreto. E se le sue qualità si abbinano alla concretezza il pubblico non può che gradire (dal 77’ FELIPE MELO s.v.).

ICARDI 8 – L’essenzialità applicata al centravanti. Realizza un gol e un assist prelibati con percentuali imbarazzanti per la concorrenza: 7 gol su 9 tiri. Le sue 15 reti raccontano qualcosa, ma non tutto. Ha imparato anche a giocare con e per la squadra. Guai a privarsi dell’attaccante del presente e del futuro. Per un classe ’93 non è poco… (dall’88’ Rodrigo PALACIO s.v.).

Ivan PERISIC 6,5 – Alla fine della partita la domanda è la solita: ma quanto ha corso? Macina chilometri e semina Hysaj, il tutto con uno contro uno efficaci, cross e sovrapposizioni. In definitiva, corre tanto e bene.

All. Roberto MANCINI 7 – Predilige la qualità di Jovetic e vince la gara con merito.

NAPOLI

José Manuel REINA 5 – Sui gol è poco reattivo in uscita, si addormenta nella ripresa con una palla persa nel cuore dell’area. In tilt.

Elseid HYSAJ 5 – Non era in fuorigioco sul primo gol, ma vive un match di sofferenza continua. Ivan Perisic lo sovrasta. Raul ALBIOL 4,5 – In ritardo sui tagli centrali di Icardi in occasione delle reti subite, completa la serataccia del reparto partenopeo.

Kalidou KOULIBALY 5 – Si perde ingenuamente Icardi sul secondo gol nerazzurro, quello della sentenza. Il duello lo vede soccombere in 90 minuti di apnea.

Ivan STRINIC 5 – Timido per 45 minuti, spreca la chance regalatagli da Sarri che lo toglie dopo l’intervallo (dal 50’ Faouzi GHOULAM 5 – Con lui in campo la musica non cambia, in debito d’ossigeno anche lui).

ALLAN 5,5 – Un tiro da fuori nel primo tempo, ma anche tanta confusione e palloni persi. Questo non è il vero Allan.

JORGINHO 5 – Jovetic soffoca sul nascere le sue idee: poco ispirato e in copertura non fa filtro (dal 73’ Omar EL KADDOURI 5,5 – Entra per il forcing finale, ma la partita è andata).

Marek HAMSIK 5,5 – Prova a smuovere i compagni calciando da diverse posizioni. Non sarà efficace, ma almeno qualche cenno di reazione emotiva lo mette in campo.

José Maria CALLEJON 6 – Nagatomo lo argina come può, ma è di gran lunga il più pericoloso del tridente del Napoli. Va vicino al diagonale vincente con un tiro al volo.

Manolo GABBIADINI 4,5 – Inconsistente. Quasi mai servito, non riesce mai a fare quei movimenti da prima punta che si riversano in rimpianti pensando a un certo Higuain.

Lorenzo INSIGNE 5,5 – Gioca da regista d’attacco navigando tra le linee. Sarri lo punisce oltremodo con il cambio (dal 50’ Dries MERTENS 5 – Il belga ha il compito di vivacizzare il reparto, ma finisce presto risucchiato nella morsa nerazzurra).

All. Maurizio SARRI 5 – La squadra è scarica e le alternative evidenziano i limiti di una coperta corta. Addio Scudetto, ora attenzione a non lasciarsi sfuggire quel secondo posto insidiato dalla Roma.

 

 

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