Nicklas Bendtner, 24 anni, danesone dell’Arsenal è il nuovo attaccante della Juventus, che l’ha preso in prestito, gratuito da Wenger: per l’ufficialità si aspettano le visite mediche, previste per domattina a Torino, seguite dalla firma sul contratto da circa 1,5 milioni di euro più bonus.

Stavolta non ci dovrebbero essere sorprese, alla Berbatov: nel dubbio, comunque, ha raggiunto Torino in macchina, via Milano. Meglio evitare terminal, stavolta. Che non è Van Persie, non ci vuole l’almanacco Panini o la consulenza di Ferguson, difatti l’ad bianconero Beppe Marotta parla con onestà: «Non illudiamo nessuno, è chiaro che lui non è il top player cui ci eravamo riferiti all’inizio del mercato, ma in questo momento abbiamo ritenuto opportuno rinforzare la rosa degli attaccanti». Ha talento e mezzi, spiega Marotta, solo che raramente li ha utilizzati: «Potenzialmente è un grande giocatore, solo che non è quasi mai riuscito a dimostrarlo.

E in questo starà il lavoro di Conte». Al fisicaccio, un metro e 94 per 84 chili, abbina una buona mobilità e un discreto destro, ma negli anni non ha lasciato le tracce del bomber: 41 gol in 172 partite non sono proprio l’incasso di un famelico trader d’area di rigore. Come pure una sola stagione in doppia cifra, 11 reti, in 42 presenze, nel 2006/07, Birmingham City, prima divisione inglese. Però, Arsene Wenger ci aveva scommesso sopra a lungo, scovandolo a Copenaghen, appena diciassettenne. I tabloid narrano che il boss dell’Arsenal l’abbia definitivamente mollato dopo una serata in discoteca, in coda a una notte storta di Champions. Dove pure ha segnato una tripletta, ma dove si mangiò l’occasione, aprile 2010, che avrebbe potuto far fuori il Barcellona.

Da lì s’è un po’ eclissato, finendo in prestito al Sunderland, la scorsa stagione (29 partite e otto reti in Premier). Ha invece dato spettacolo a Euro 2012, e mica solo per la sua doppietta al Portogallo: ma pure per lo strip nell’esultanza che mostrò i boxer griffata da una nota marca di telefonia irlandese. La Uefa non gradì: 100.000 euro di multa. I tifosi della Juve s’augurano rimanga spesso in mutande, nonostante dovrà far la guerra per il posto. Anche sul ruolo la Juve non mente: arriva come quinta punta, dietro a Vucinic, Matri, Quagliarella e Giovinco. Toccherà a lui ribaltare le gerarchie.

 

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