Due lampi dell”oriundo Osvaldo e poco più. L’Italia parte male nel suo cammino verso il Mondiale. Il 2-2 contro di Sofia va bene per il punto preso alla prima partita del girone B, soprattutto vista la sofferenza azzurra di fronte a una Bulgaria veloce e sempre padrona del campo.

Ma al primo appuntamento dopo l’Europeo la nazionale di Prandelli si è fatta trovare impreparata. Ha giocato sotto ritmo, ha sofferto sulle fasce che dovevano essere il punto di forza, ha sprecato con Giovinco l’ennesima occasione di uscire dal guscio degli exploit di seconda linea. E a conti fatti, ha subito sempre e condotto raramente. Se valgono le attenuanti di una condizione non ancora al top e della precaria situazione fisica di De Rossi, segnali negativi arrivano da Maggio, oltre che dall’attaccante juventino che con il 10 azzurro doveva consacrarsi e invece è sparito. Ci si è messa poi anche la scelta di Prandelli di usare la terza sostituzione a un quarto d’ora dalla fine, tranne poi rimanere in 10 per un De Rossi acciaccato.

Come nella finale di Kiev, stavolta fortunatamente per il ct con esiti meno infausti. Anche se la sua Italia ha sempre dato l’impressione di un crollo imminente. Gli azzurri si schierano con il 3-5-2 inedito, emergenze dell’Europeo a parte, e l’ancora più insolita coppia d’attacco Giovinco-Osvaldo. Il pallino del gioco è affidato come sempre a Pirlo, che paga la precaria condizione fisica di De Rossi dopo l’infortunio di San Siro e la gran corsa dei bulgari. I quali a sorpresa invece dell’annunciato 4-3-3 si coprono con un più scolastico 4-4-2 ma non rinunciano a tagli e inserimenti in velocità. Quelli che faranno penare l’Italia per 90′. Dopo i fischi all’inno italiano, qualche ululato a Ogbonna e diversi petardi, la partenza dice subito che partita sarà. Bulgaria all’assalto senza troppa precisione, ma con tanta corsa. La sofferenza di De Rossi e le titubanze dei due esterni – Maggio in testa, per tutto un tempo fuori dal gioco – mandano minuto dopo minuto in difficoltà crescente gli azzurri. Prandelli chiede a Pirlo e De Rossi di aggredire di più pallone e azione.

Eppure la prima palla buona è azzurra, al 7′ col lancio di Giovinco su cui Osvaldo alza di testa un pallonetto improbabile. Risponde subito Popov lanciato in area da solo da Milanov, e poi Gadjev il cui tiro da fuori è parato a terra da Buffon al 16′. Decisiva la sua smanacciata al 23′, su una punizione al veleno di Gargarov che Ivanov spizza in area. L’Italia invece non è pervenuta. Giovinco è smarrito tra i centrali bulgari, Osvaldo è costretto a correr dietro per rimediare palloni e si ritrova ad aiutare il centrocampo in difficolta. Timida la risposta di Giaccherini, che prova a mettere la testa fuori con un cross al 25′. Puntuale e meritato, alla mezzora il gol di Manolev, un tiro da fuori che Buffon vede in ritardo. Va in confusione persino Ogbonna, che qualche minuto dopo pasticcia con un pallone indietro finito in angolo. Ma quando meno c’é da aspettarselo, arriva il micidiale uno-due di Osvaldo. Prima il sinistro in area su azione manovrata (36′), poi la girata morbida di testa con l’aiutino di Ivanov. Risultato ribaltato e oriundo azzurro esaltato: meglio di lui fece solo ‘Mumo’ Orsi, doppietta all’esordio assoluto. L’argentino di oggi invece sfiora il terzo gol al 44′, con una gran botta dal limite, quando già Maggio aveva messo di nuovo a rischio il vantaggio con una svirgolata in difesa. Fortuna per Prandelli che Popov spreca. La doppietta di Osvaldo dovrebbe avere il merito di risvegliare l’Italia. Si riparte con un Giovinco diverso, due volte al tiro nei primi minuti della ripresa. E invece la fiammata vera è di nuovo quella della Bulgaria. La squadra di casa riparte a velocità raddoppiata, e mette in crisi la difesa azzurra. Al 16′ Buffon da brividi per un’uscita bassa non trattenuta, il paradosso è che i bulgari agiscono in contropiede. Prandelli manda in campo Diamanti per Giaccherini,tornando a un più consono 4-3-1-2 ma dietro si balla lo stesso. Così al 22′ arriva il pari di Milanov, con la complicità di Ogbonna che si fa prendere d’infilata da Milatski. La sofferenza non finisce, Buffon deve salvare su Gadjev lanciato in contropiede al 28′. Prandelli ci riprova con Destro al posto di Giovinco, e il romanista spreca alla mezzora da dentro l’area piccola. Ma la sostituzione, terza azzurra dopo Peluso per Ogbonna, costa all’Italia gli ultimi dodici minuti in 10 per l’uscita di De Rossi. La Bulgaria però cala fisicamente, grazie a Diamanti l’Italia prova a tenere palla e sfiora il gol di una vittoria tutto sommato immeritata con Destro. Resta il tempo per una parata a terra di Buffon. Finisce 2-2, e a conti fatti Prandelli tira un sospiro di sollievo.

 

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