“Il caso Higuain ? forse ai miei tempi non sarebbe capitato”: parola di Diego Armando Maradona, che all’Espresso online fa una dichiarazione d’amore all’Italia e a Napoli e rinnova le sue critiche al fisco da cui si sente vessato per vecchie questioni legate a tasse non pagate. “Mi è dispiaciuto che Gonzalo sia andato in una rivale diretta come la Juve, dice Maradona. Ma non si può neanche dare la colpa solo a lui. Il giocatore ha le sue responsabilità, e forse ai miei tempi non sarebbe capitato, ma i colpevoli sono sempre quelli che fanno gli affari”. Il campione ricorda di quando “Agnelli mi corteggiava come potrebbe fare un innamorato con una donna. Mi chiamava continuamente promettendo cifre pazzesche. Mi disse che aveva offerto 100 miliardi a Ferlaino e di mettere io la cifra sul mio assegno. Gli risposi che non avrei mai potuto fare questo affronto ai napoletani perché io mi sentivo uno di loro, che non avrei mai potuto indossare in Italia altra maglia se non quella del Napoli”. Il rapporto con l’Italia ? “Solo di amore. Non sarà la Finanza a mettersi tra me e l’affetto della gente, specie dei napoletani. Questo è impossibile, non ci riuscirà nessuno. Non sto facendo la vittima, voglio solo combattere per la verità che qualcuno sta nascondendo. In questo caso mi stanno rubando la possibilità di vedere quando mi viene la voglia la gente di Napoli che amo come amo gli argentini. Voglio tornare a Napoli quando voglio, libero e tranquillo. Libero di camminare e visitare la città. Voglio respirare ancora la sua aria”. Quanto alla possibilità che anche il Napoli diventi cinese, per Maradona “oggi nel calcio ci vogliono molti soldi. Eppure sono abbastanza scettico su figure lontane, lontane geograficamente e lontane dalla storia di una società, dai suoi tifosi e dal suo ambiente, che il calcio lo vivono solo come business”.