Alla vigilia degli Europei in Polonia e Ucraina, torna a parlare Diego Armando Maradona, che al settimanale L’Espresso confessa il sogno di tornare in Italia e di allenare il Napoli.
“Io amo l’Italia e desidero con tutto il mio cuore tornare in Italia, anche per aiutare i bambini più bisognosi a giocare al calcio vero”, ha detto l’ex Pibe de oro, che ora allena l’As Wasl in Dubai. Ma allenerebbe il Napoli? “E’ un bellissimo sogno. E il tempo risponderà. Nel mio cuore c’è l’azzurro del Napoli. E poi i tifosi napoletani sono una forza della natura. Cosa mi manca? I napoletani, l’energia dei tifosi, il sole e l’amore della gente a cui io ho dato tanto naturalmente”. Per poter tornare in Italia, Maradona dovrebbe saldare il debito di oltre 3 milioni di euro che ha con il fisco. “Io non chiedo sconti, né privilegi. Ho cercato la pace sociale, ma inutilmente: è come parlare con un robot. Il capo del fisco non mi vuole incontrare, ovvio che non abbia il coraggio di guardarmi negli occhi. Lui sa che non esiste nessuna violazione. Si persevera solo perché mi chiamo Maradona, se mi chiamavo Esposito era diverso”, ha sottolineato Diego. Maradona parla poi dello scandalo del calcio scommesse e dell’Italia che si presenta agli Europei: “Nei miei anni c’era un altro calcio. Si giocava con i piedi e la testa, collegati al cuore. Si rideva, si esultava e si piangeva. Ora troppi giocano con le carte e con il denaro, inquinando lo sport. Gli Europei? L’Italia parte sfavorita. Ma quando è ferita come nel ’90, l’Italia poi può vincere… il calcio è sempre una sorpresa ed è per questo che è bello”.