Missione compiuta. Il Napoli ringrazia la Fiorentina per la sua clamorosa rimonta contro il Milan, batte il Genoa e porta a quattro le lunghezze di vantaggio sui rossoneri a sette giornate dalla fine del campionato.
Un risultato che non ha soltanto un valore tecnico ma ha anche un grande significato sul piano psicologico. Gli azzurri infatti, mettono in cassaforte la seconda posizione in classifica alla vigilia dello scontro diretto di San Siro e, dunque, anche una sconfitta domenica prossima li manterrebbe secondi in classifica a sei turni dalla fine. Il Genoa offre una resistenza meno dura di quanto ci si sarebbe potuti attendere. Ballardini sceglie di rinfoltire a dismisura il centrocampo, nella speranza che i cinque uomini schierati sulla linea centrale possano inaridire le fonti del gioco dei padroni di casa. Ma il Napoli e’ in buona forma ed il passo della squadra di Mazzarri, i suoi automatismi di gioco, la sua superiorita’ tecnica finiscono per fare la differenza. Il Genoa si schiera con il solo Immobile di punta e con Borriello in panchina, puntando su un gioco offensivo manovrato e sulla capacita’ di Bertolacci di sfruttare il posizionamento tra le linee avversarie. Ma il disegno tattico degli ospiti si infrange contro il muro della difesa azzurra che, tranne qualche sporadico sbandamento, contrasta sempre in maniera adeguata gli inserimenti degli avversari. Il Napoli sfrutta in avanti la giornata di vena di un ritrovato Pandev che in alcuni momenti sembra davvero incontenibile. Ma anche il contributo di Dzemaili ed Hamsik e’ notevole. Cavani si sacrifica in un lavoro durissimo, come e’ d’altronde sua abitudine, ed i risultati di questo gioco armonico e corale si vedono. Il MatadOr sbaglia anche un rigore ma la sua prestazione e’ complessivamente piu’ che positiva. Nel primo tempo la squadra di Mazzarri va in rete due volte, con Pandev e Dzemaili, e sfiora in altre occasioni il terzo gol. Il Genoa reagisce ma lo fa sempre in maniera scolastica, sempre con poca lucidita’ e fantasia ed e’ per questo che gli azzurri hanno sempre in mano saldamente i destini della gara. Nella ripresa i partenopei controllano la partita senza affanni ed il Genoa, per la verita’sembra non crederci ormai quasi piu’. I liguri non riescono mai a rendersi pericolosi, al contrario degli azzurri che sbagliano un rigore con Cavani e che diverse altre volte si presentano davanti a Frey e vanno vicinissimi al terzo gol. Ma la sostanza cambia poco. Quel che conta per la squadra di Mazzarri sono le distanze dal Milan e sotto questo punto di vista la serata e’ decisamente favorevole.