Nella puntata di SPORT SHOW di ieri sera andata in onda su RETECAPRI e TELECAPRISPORT, si è parlato del malessere dell’attacco del Napoli. In particolare dei problemi di Cavani che sembra aver dimenticato come si segna. L’argomento ha aperto la serie delle INCHIESTE DI SPORT SHOW che settimanalmente approfondiranno un tema legato al campionato di calcio. L’analisi dell’improvvisa astinenza da gol di Edinson Cavani è stata fatta dagli ospiti in studio.

Dal dibattito, a cui hanno partecipato i tifosi intervistati da una troupe esterna, è scaturito che le difficoltà di Cavani sono legate alla stanchezza accumulata. Cavani ha giocato in poco più di due settimane cinque partite tra Nazionale, Champions e Campionato. La redazione del talk show prodotto dalla Show Media di Imma Arena e condotto da Susanna Petrone ha sentito anche il parere dell’ex centrocampista del Napoli Gianni Improta. Il “baronetto di Posillipo” ha sottolineato, oltre alla stanchezza, anche una serie di problemi tattici che portano Cavani a scorrazzare per il campo disperdendo energie preziose proprio in questo momento di difficoltà ma soprattutto ha focalizzato l’attenzione su un possibile problema psicologico legato al “richiamo” di De Laurentiis sulle questione delle partite in Nazionale. L’attaccante potrebbe non aver gradito l’uscita del Presidente dal momento che lui, come in genere tutti i calciatori sudamericani, è molto attaccato alla maglia della squadra del suo paese. Ma la “bomba” della serata non poteva che essere lanciata da Luciano Moggi, come sempre puntuale con le sue provocazioni che alimentano il dibattito. Quando il discorso dal singolo si è spostato sull’intero reparto offensivo, Moggi ha dichiarato senza alcuna esitazione che “i problemi di attacco del Napoli si risolverebbero vendendo Lavezzi che non è un attaccante ma un trequartista. Cedendo Lavezzi e prendendo un giocatore con caratterstiche più adatte a formare una coppia con Cavani si potrebbe cambiare il gioco del Napoli”. Una provocazione forte a cui Moggi ha aggiunto anche che “Lavezzi è il problema di Cavani. Se gioca bene l’argentino, Cavani segna. Se non gioca bene lui, Cavani non segna”. E proprio per non farsi mancare nulla alla fine è arrivato anche il verdetto: “Cavani non è un campione, è un buon giocatore ma non è un campione perché i campioni segnano venti gol a stagione e lo fanno con continuità. Cavani ha segnato tanto solo l’anno scorso”.

 

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