Quinto successo consecutivo in campionato per il Napoli che però fatica a chiudere la sfida con la Sampdoria, pagando un po’ lo scotto della partita di coppa Italia contro l’Inter. I blucerchiati, commettono errori clamorosi in serie, ma riaprono due volte la contesa prima di arrendersi. Montella lascia l’iniziativa al Napoli e imposta la sua tattica sul lancio improvviso per Eder a scavalcare la difesa. Il pressing del Napoli, peró, manda presto in confusione alcuni giocatori della Sampdoria. Il primo a sbagliare è Moisander che, su un lungo rilancio di Reina, si fa scavalcare dal pallone, lasciando Higuain solo davanti a Viviano. Incredibilmente il centravanti alza molto la mira. L’argentino si rifá cinque minuti dopo, al 9′, quando si ritrova la via verso la porta spalancata da uno sciagurato retropassaggio di Barreto. Stavolta il capocannoniere del campionato non fallisce. La Sampdoria è stordita, Barreto è sotto choc e otto minuti dopo entra con troppa foga su Albiol, in area, commettendo fallo da rigore. Insigne dal dischetto fa 2 a 0. Viviano stoppa Callejon e i blucerchiati ritrovano spinta, Grazie soprattutto a Correa, che accorcia le distanze proprio all’ultimo minuto del primo tempo, liberato al tiro da una strepitosa percussione di Carbonero e dalla finta di Eder. E’ il momento migliore della Sampdoria, che spinge con decisione, costringendo il Napoli ad arretrare. I pericoli, peró, sono sempre per la porta ligure: Viviano blocca Higuain, tutto solo. Poi Cassani si fa espellere per un fallo su Insigne, che gli costa il secondo cartellino giallo, quindi è Hamsik a colpire con una straordinaria azione personale. Non finisce qui. Lo stesso Hamsik e Higuain falliscono due buone occasioni, cosí Eder riapre la sfida al 28′, con una conclusione di testa su angolo di Alvarez (all’esordio come Dodó). Il colpo del k.o. quindi lo infligge Mertens, al 34′.