Il Napoli di Sarri non ingrana la marcia. Contro l’Empoli, al Castellani, gli azzurri non vanno oltre il 2-2, giocando bene a sprazzi e i soliti insopportabili errori-orrori in difesa. Un team ancora cantiere, alla ricerca della forma migliore, contro una compagine toscana apparsa irrestibile soltanto nel primo tempo. Ancora molto da fare per il nuovo allenatore partenopeo, nel tentativo di far spiccare il volo al suo 4-3-1-2. Passiamo alla cronaca. Nemmeno 5 minuti e l’Empoli è già in vantaggio, sfruttando l’ennesima amnesia difensiva partenopea – stavolta sulla fascia – che permette a Saponara (oggetto del desiderio di Sarri) di andare in rete alle spalle di un incolpevole Reina. Già crisi? I fantasmi sembrano giungere, ma quattro minuti dopo ci pensa Lorenzo Insigne, un altro trequartista, a pareggiare i conti con un gran gol da fuori area. Strada spianata? Macché. Perché l’ennesima difesa imbambolata, l’ennesima leggerezza dei singoli nella fase difensiva, permette a Pucciarelli di battere in rete il 2-1 dopo un tocco, forse col braccio, di Saponara. In maglia rossa, il Napoli sembra non volersi arrendere al suo ineluttabile destino di squadra prendi-gol. Higuain ci prova di testa, ma è alto. In area di rigore, però, è sempre l’Empoli pericoloso: i toscani danno sempre l’impressione di sfondare, di essere in grado di battere a rete. Chiriches e Albiol spiazzati, Maggio e Hysaj arrancano; il centrocampo non copre come dovrebbe. Lì in attacco non si trovano sbocchi; la manovra è prevedibile e forse troppo ragionata. Nella ripresa, i primi minuti non lasciano ben sperare. Eppure il Napoli pareggia subito, come un lampo, grazie a un inserimento inaspettato di Allan (fino a quel momento deludente) che la butta dentro. Eppure è proprio il brasiliano a perdere l’ennesimo pallone in mediana che per poco non consente a Maccarone di siglare il 3-2. Valdifiori non ce la fa più e al suo posto entra Jorginho. Ottima occasione, poco dopo, sui piedi del Pipita che però calcia largo. Il Napoli dà come l’impressione di crescere; l’Empoli cala vistosamente. Entra anche Mertens per Gabbiadini, si spinge. Fuori anche Insigne per un problema muscolare: dentro lo spagnolo Callejon. Proprio lui, per un soffio, non segna a fil di palo, dopo un mancato tocco di Higuain. L’occasione d’oro, Callejon ce l’ha all’ultimo minuto, ma il pallone si tampa sul palo (ed era fuorigioco). Nonostante le tante punte in campo e la supremazia territoriale, il Napoli non riesce a incidere. L’Empoli si chiude bene e per il Napoli la prima vittoria in campionato si fa ancora attendere.