Non pensa ai punti, anzi, ci scherza definendola “una sfida da medio-bassa classifica”, però Maurizio Sarri domani vuole in campo “anima e cuore”, citando Roberto Murolo, e chiede alla squadra di giocare “mettendosi in sintonia con quello che i tifosi provano per la partita”. Il tecnico del Napoli è carico alla vigilia della sua prima Napoli-Juventus, la sua prima sfida ai bianconeri in cui ha una squadra per giocarsela, sulla carta, alla pari. L’allenatore toscano ricalca il proclama del presidente De Laurentiis che definisce il match “la madre di tutte le partite” e prepara un Napoli che faccia gonfiare il petto: “Voglio che alla fine della partita – spiega Sarri – i tifosi siano orgogliosi di noi”, quei tifosi a cui De Laurentiis oggi ha chiesto scusa per aver potuto mettere i biglietti in vendita solo 72 ore prima della gara. Un ritardo che non ha fermato i napoletani: stasera la prevendita si è chiusa a quota 35.000 spettatori, ma con la giornata di domani si va verso un San Paolo da 45.000 tifosi. Ma un pensiero Sarri lo dedica anche ai supporter bianconeri, costretti a guardarla in tv: “Le punizioni collettive non le amo. Se c’è qualche tifoso bianconero che sbaglia paghi, ma la maggioranza degli juventini sono persone perbene”, dice, senza risparmiarsi una battuta “toscana”: “L’unico difetto è che tifano per la Juve”, chiude sorridendo, per poi diventare “napoletano” quando glissa sulle tre gare senza prendere gol: “Non ci voglio pensare, porta male”, glissa. Punta molto sull’emotività, quindi, il tecnico azzurro, che rifugge i discorsi sul modulo ma si baserà sulle certezze acquisite in questo suo primo, altalenante, scorcio di stagione: il 433 che ha strapazzato la Lazio, con gli stessi interpreti favoriti per scendere in campo. In testa Higuain, pronto a dimostrare in campo al Tata Martino che quel posto in nazionale è ancora suo e non di Dybala, il bianconero che il ct ha chiamato al suo posto per il via alle qualificazioni mondiali: “Gonzalo è sempre determinante”, sottolinea Sarri, soprattutto nelle sfide di cartello, contro una Juve che “non è in crisi, una settimana fa hanno battuto il Manchester City”. Individualità importanti in campo per gli azzurri, che puntano sul tridente Callejon-Higuain-Insigne, ma anche rispetto per le star bianconere, come Cuadrado: “Magari aiuto anche io a marcarlo, visto che corre vicino alla panchina”, dice Sarri, orientato a schierare Jorginho in mediana con Hamsik e Allan di fianco: “La nostra intenzione – spiega – è di fare la gara, e penso che la Juve proverà a fare lo stesso. Vedremo chi riuscirà a prendere il sopravvento”. Nella vigilia di parole, però, Sarri butta la pressione sulla Juve, rispondendo ad Allegri che ha definito la gara uno scontro diretto: “Non possiamo pensare – dice – che i nostri obiettivi siano gli stessi della Juve. Noi abbiamo iniziato un nuovo percorso in estate, serve tempo. Loro hanno scritto la storia del calcio italiano e stavano scrivendo anche quella del calcio europeo”. La sfida, però, è da dentro è fuori: chi vince può sognare e il Napoli vuole farlo.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui