di Marcello Pelillo
Reina 6 – Sorpreso dall’imprevedibile e forte conclusione di Zaza che calcia da posizione molto defilata. Pronto su altre due conclusioni pericolose degli ospiti.
Mesto 5,5 – Servirebbe anche la sua spinta contro un Sassuolo esaltato dal gran gol di Zaza, ma in chiave propositiva è poco incisivo e impreciso sui pochi cross che prova a calciare.
Cannavaro 5,5 – Accompagna con troppa superficialità il taglio di Zaza che conclude da posizione difficile. Soffre spesso la forza fisica dell’attaccante ospite.
Fernandez 5,5 – In difficoltà in fase di impostazione, manca clamorosamente il gol del 2-1. Armero 5,5 – Si propone spesso, soprattutto nella ripresa, ma è molto impreciso.
Inler 5,5 – Non contrasta Kurtic che ha tutto il tempo di servire Zaza sull’azione del gol ospite. Prova ad aprire il gioco in tutti i modi e a concludere dalla distanza, ma non basta.
Dzemaili 6 – Capitalizza la prima palla che gli capita tra i piedi. Fino a quando la condizione lo sostiene è tra i pochi a lottare con l’animo giusto.
Pandev 5 – Non pervenuto, ha qualche problema atletico o fisico da risolvere.
Hamsik 5 – Dopo tante gare giocate in un intervallo stretto è visibilmente in affanno. Non velocizza l’azione e non si inserisce come al solito. Impalpabile.
Dal 15′ Callejon 5,5 – Entra quando la squadra è già in confusione e non riesce a cambiare le carte in tavola.
Mertens 5,5 – Il belga è tra quelli che ci provano sin dal primo minuto. Punta spesso l’uomo anche se di rado riesce ad ottenere qualcosa. Da rivedere in un Napoli più convinto.
Dal 28′ Insigne 5,5 – Prova a creare superiorità numerica sulla sinistra ma non riesce ad incidere. Potrebbe puntare l’area di rigore in maniera più decisa.
Higuain 6 – E’ uno dei pochi a scendere in campo con la stessa caparbietà ma i compagni non lo seguono. Si muove vanamente su tutto il fronte offensivo per creare spazi ai compagni che gli fanno visibilmente perdere la sua consueta calma olimpica.
Benitez 5,5 – Non riesce a spronare i suoi che hanno meno cattiveria agonistica del Sassuolo. L’innesto del combattente Behrami avrebbe potuto trasmettere un po’ di grinta ad una squadra sorpresa dalla prova degli emiliani. Sul turnover c’è poco da rimproverare. Si gioca e si giocherà ogni tre giorni. La prova di Hamsik ne è l’esempio.