Testa all’Empoli “contro cui in due anni il Napoli ha fatto due punti”, senza pensare alla corsa per lo scudetto visto che “la Juventus offre più garanzie di tenuta rispetto a noi”. Maurizio Sarri rimanda al mittente il ruolo di favorito per lo scudetto, un mittente non da poco visto che si tratta del presidente del Consiglio, Matteo Renzi (ha detto a un bambino: “Sei tifoso del Napoli? Quest’anno vincete lo scudetto”). Una frase che a Sarri scatena subito gesti scaramantici ma anche una risposta secca: “Non so quanto Renzi capisca di calcio ma spero che sia un grande intenditore”. Sarri fa il pompiere, dunque, nonostante il suo Napoli sia in vetta da quasi un mese. Un atteggiamento che viene forse da un mercato che non ha esaltato i tifosi e neanche il tecnico che, facendo un bilancio della sessione invernale, precisa: “Non ho chiesto giocatori, quelli che sono arrivati sono stati scelti esclusivamente dalla società e io li devo far rendere al meglio”. Grassi e Regini (che dovrebbe firmare a breve) sono buoni rincalzi ma non giocatori che fanno fare il salto di qualità per puntare al tricolore. “Per la società – precisa il tecnico – questo è rimasto un anno di costruzione e il Napoli sta facendo delle operazioni in linea con i programmi di inizio stagione. Io non mi pongo obiettivi e neanche limiti”. Nessuno dei due nuovi arrivati sarà domani al San Paolo: Grassi è già ko, Regini “è ancora della Sampdoria” dice Sarri che si lascia scappare un commento solo al mercato dell’Inter: “Eder? E’ forte”. Il tecnico toscano, però, si tiene stretto Higuain, che domani è chiamato a confermare la sua media-monstre da un gol a partita: “Speriamo che ci faccia vincere, è sempre determinante”, commenta Sarri che non si fida dell’Empoli e schiererà i titolarissimi. “Nelle ultime sette trasferte – spiega – l’Empoli ne ha vinte 4 e pareggiate 3. Hanno tanti giovani fortissimi e in più Maccarone, un highlander che li guida ed è ancora più forte di quando era giovane. Sono stati bravi a migliorare ancora la squadra con Giampaolo, sarà durissima”. Non sono parole da ex legato al’Empoli, quelle di Sarri, ma uno sguardo alla realtà di una squadra che ha perso l’ultima volta in trasferta il 17 ottobre in casa della Roma ed è ottava a pari punti col Sassuolo. Tutto l’arsenale in campo, quindi, da Insigne, impegnato in un duello di talento a distanza con Saponara, a Hamsik, che ha il piede caldissimo visto i 4 gol nelle ultime 5 partite. Non ci sarà Grassi, ma neanche Barba, che saluta comunque Empoli dopo essere stato a un passo dagli azzurri, ma ci sarà un San Paolo da oltre 40.000 spettatori (con la curva A chiusa) per spingere il Napoli e godersi un’altra settimana da capolista.
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