Nessuno si fida del Bologna, men che meno Maurizio Sarri. La squadra di Donadoni ha già ampiamente dimostrato in questo campionato di essere capace di qualsiasi impresa, come ad esempio fermare avversarie che frequentano i piani altissimi della classifica quali Juventus, Roma e Fiorentina e lo stesso Napoli, sconfitto 3-2 nella gara dell’andata disputata al Dall’Ara. La squadra oggi ha ripreso la preparazione con due sedute di allenamento. Sarri – che a causa del silenzio stampa che si protrae non ha incontrato i giornalisti – sta valutando soprattutto le condizioni fisiche dei suoi calciatori, apparsi appannati nella gara persa a San Siro con l’Inter. Ed il caldo scoppiato all’ improvviso, con le temperature estive che si registrano oggi a Napoli, non aiuta certo i calciatori in difficoltà atletiche a ritrovare la miglior forma. Il tecnico toscano valuta di fare alcune sostituzioni ed intervenire chirurgicamente sulla squadra dei titolari (con Gabbiadini al posto dello squalificato Higuain il quale rientrerà con la Roma) che ha utilizzato negli ultimi tempi. In tutti i reparti c’è chi mostra la necessità di tirare un po’ il fiato dopo una stagione lunga e stressante. E’ dunque probabile che Sarri, anche in considerazione dell’impegno di lunedì prossimo all’ Olimpico con la Roma in una gara forse decisiva per la qualificazione diretta alla Champions League, faccia rifiatare uno tra Albiol e Koulibaly in difesa, Allan a centrocampo ed Insigne in attacco. Chiriches, Lopez e Mertens i probabili sostituti. Sarri confida molto sull’aiuto che ai calciatori potrà dare anche il pubblico. La previsione, ancora una volta, è di oltre 30 mila tifosi che saranno vicino alla squadra in un momento difficile e delicato. Il Napoli ha la necessità di arrivare allo scontro diretto con la Roma quanto meno con il vantaggio di cui dispone oggi, vale a dire 5 punti, un margine che consentirebbe di mantenere il secondo posto in classifica anche in caso di sconfitta all’ Olimpico. Il ruolino di marcia degli azzurri al San Paolo è una garanzia (13 vittorie e 3 pareggi). Ma di Donadoni, un ex con il dente avvelenato, esonerato a suo tempo da De Laurentiis per far posto a Mazzarri, non c’è da fidarsi. Anche lo scorso anno, alla guida del Parma già retrocesso, frenò il cammino del Napoli lanciato verso la conquista della Champions League. E la storia, si sa, c’è il rischio che si ripeta.

 

 

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