Una buona vittoria, ma non un trionfo. Il Napoli batte il Nizza per 2-0, ma il punteggio avrebbe potuto essere più rotondo, facendo diventare la gara di ritorno in Francia, fra sei giorni, soltanto una formalità. Il Napoli, però, non riesce a sfruttare una serie di situazioni favorevoli e in particolare l’essersi trovato a giocare in 11 contro 9 gli ultimi dieci minuti, per una doppia espulsione degli avversari. Insomma una bicchiere mezzo pieno, ma che può vedersi anche mezzo vuoto. Sarri manda in campo i titolari, con la solita squadra che sostiene il gioco delle punte Callejon, Mertens ed Insigne. Favre, invece, cambia a sorpresa il tradizionale modulo di gioco, retrocedendo Jallet sulla linea di difesa che si schiera così a cinque. Il tecnico francese avanza Sain Maximin, schierandolo di punta al fianco di Plea. Nel primo tempo il Napoli parte con grande determinazione e potrebbe segnare subito con Callejon che per due volte non conclude in maniera adeguata, pur trovandosi a tu per tu con il portiere. Poi viene fuori Mertens che al 12′ porta in vantaggio la sua squadra con un gran numero su lancio millimetrico di Insigne. Il Napoli riesce a costruire con pazienza, a completamento delle sue solite trame di gioco, alcune altre occasioni per arrotondare il vantaggio, ma in questa fase della partita gli uomini di Sarri corrono anche qualche rischio di troppo. La retroguardia dei padroni di casa soffre in particolare le percussioni centrali del Nizza che si sviluppano soprattutto grazie all’intraprendenza ed alla velocità di Saint Maximin, una vera spina nel fianco degli azzurri. Il Nizza si oppone al Napoli utilizzando le stesse armi degli avversari, vale a dire il possesso palla ed il fraseggio stretto che ha lo scopo di lanciare in profondità, quando è possibile, le due frecce di cui dispone, vale a dire i velocissimi e pericolosi attaccanti. Gli azzurri continuano a produrre occasioni da gol, ma l’imprecisione degli attaccanti e le parate di Cardinale non consentono al Napoli di raddoppiare. Al 25′ st, però, c’è uno scambio velocissimo tra Insigne e Mertens e il belga viene atterrato da Jallet, probabilmente un po’ prima di entrare in area. L’arbitro concede il rigore che Jorginho trasforma spiazzando il portiere. La partita cambia completamente negli ultimi dieci minuti quando Koziello e Plea si fanno espellere, lasciando la squadra francese in nove uomini. Koziello è autore di un fallo su Zielinski che l’arbitro polacco Marciniak valuta forse in maniera un po’ troppo severa. Il Napoli tenta il forcing per arrotondare il vantaggio, con il Nizza costretto a schierarsi con un improbabile 4-4. A quattro minuti dalla Milik, dopo una splendida azione del Napoli, buca clamorosamente il pallone, solo davanti alla porta vuota. Un errore gravissimo che impedisce alla sua squadra di ipotecare la qualificazione alla fase a gironi della Champions League. Con il 2-0 del San Paolo il Napoli è certamente favorito, anche per non aver subito gol in casa, ma le cose sarebbero potute andare perfino meglio.

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