“Abbiamo portato a Napoli un titolo importante, che tutti i tifosi e la città si spettavano e anche noi abbiamo voluto fortemente, ma questo è solo l’inizio perché vogliamo vincere ancora molto”. E’ un Rafael Cabral forte e consapevole quello che lancia la seconda parte della stagione del suo Napoli. Il portiere brasiliano era stato a lungo criticato nei mesi scorsi, poi le sue azioni sono improvvisamente risalite dopo la magica notte di Doha, quella dei rigori parati e del trionfo. Un successo che da’ a Rafael nuove certezze dopo l’infortunio dello scorso anno e qualche incertezza di troppo in una stagione, questa, in cui senza lo “scudo” di Reina davanti si è trovato sulle spalle la responsabilità di una porta pesantissima come quella azzurra. Oggi il brasiliano, in dichiarazioni a Sky, ha rilanciato le sue ambizioni, ricordando che le critiche non ne hanno minato la fiducia: “Io – ha detto – lavoro ogni giorno per cercare di migliorare con umiltà. Sono giovane e devo crescere ancora, è questo il mio obiettivo ma penso che sia una cosa che tutti i calciatori debbano fare. Le critiche le ascolto e mi fortificano”. Da brocco a idolo in poche ore a conferma di quel tifo ondivago a cui fa spesso riferimento De Laurentiis, molto è dipeso da quella parata su Padoin: “Sul rigore decisivo – ha spiegato – a Doha ho fatto una parata perfetta perché è finita la partita e abbiamo vinto, se avessi neutralizzato il rigore e poi il titolo fosse andato alla Juve sarebbe stata inutile. Sono felice perché ho dato il mio contributo e abbiamo portato a casa la Coppa, siamo stati bravi”. E Rafael ha anche confermato che se Padoin avesse segnato dopo sul dischetto sarebbe andato lui: “Sì – ha detto – toccava a me, avrei chiuso gli occhi e tirato forte, mica facile visto che c’è Buffon, un esempio per me”. Dal Santos al Napoli, Rafael para sotto l’egida degli dei del calcio: “E’ bellissimo aver giocato nel club di Pelé e ora essere in quello di Maradona. Due grandi squadre, sono fortunato”, ha concluso. Ora Rafael dovrà confermarsi nei prossimi impegni a cominciare dalla sfida di Cesena di lunedì pomeriggio e dalla rivincita contro la Juve al San Paolo. Per quella gara il Napoli avrà Strinic, che col Cesena dovrebbe partire in panchina, e anche Manolo Gabbiadini: l’attaccante potrebbe già tra domani e lunedì essere a Castel Volturno per le visite mediche e poi unirsi al gruppo. Il suo posto per ora è a sinistra, ad alternarsi con Mertens in attesa del ritorno di Insigne. E proprio da Lorenzo il Magnifico arriva una buona notizia. Insigne era infatti stamattina a Castel Volturno ad allenarsi col pallone, sotto l’occhio attento dello staff medico diretto da Alfonso De Nicola: un passo importante verso il rientro, atteso per marzo. Sgambatura col pallone anche per Zuniga, sempre in attesa di risposte positive dal ginocchio.