E’ tempo di trovare conferme per Giuseppe Sannino. Il tecnico del Palermo, dopo aver salvato il Siena, dovrà misurarsi con il pubblico rosanero e con le ambizioni del presidente Maurizio Zamparini. La squadra non è ai livelli degli scorsi anni e il compito di Sannino, mantenere le attese, non sarà facile. Il primo banco di prova, davanti ai novemila abbonati, sarà il Napoli domani sera al Barbera.

Un esordio di campionato tra i più complicati per il mister originario della provincia partenopea. “Il Napoli ha iniziato prima di noi per le coppe, hanno questo vantaggio oltre al fatto di giocare insieme da anni – ha spiegato Sannino in conferenza stampa – Ma non mi preoccupa, il calendario è questo. Serve un atteggiamento importante, c’é per tutti una prima volta”. Il tecnico sembra orientato verso il 3-5-2 con il neo arrivato Von Bergen al centro della difesa e un centrocampo folto dietro alle due punte: Miccoli e uno tra Ilicic ed Hernandez. “Le mie scelte le faccio sempre all’ultimo – ha detto – E’ normale che quando ci sono ballottaggi, credo sia giusto aspettare le ultime indicazioni. Poi penso che la notte porta consiglio. So chi andrà in campo, ma c’é ancora la rifinitura da valutare”. La ricetta per il Napoli è già pronta, a prescindere dagli schemi. “I ragazzi devono correre, soffrire, essere umili e non presuntuosi – ha aggiunto – Dobbiamo colmare il gap tecnico e servono altre qualità. Non possiamo essere armonici e brillanti adesso, quindi chiederò l’intelligenza di aiutarsi reciprocamente e pensare che l’avversario è più forte di noi. Abbiamo provato un altro modo di stare in campo oltre al 4-4-2 per assimilare altre situazioni. I numeri del modulo lasciano il tempo che trovano. Dobbiamo sapere che i nostri avversari sono molto temibili nell’uno contro uno”. Se l’obiettivo di quest’anno era riportare la gente allo stadio, come aveva annunciato il direttore Giorgio Perinetti, allora bisognerà puntare sulle vendite dei biglietti per le singole partite visto che il numero degli abbonati è ulteriormente sceso (novemila contro gli 11mila dell’anno scorso e i 15mila di due anni fa). “Capisco la diffidenza dei tifosi – ha sottolineato Sannino -, ma voglio che la mia squadra abbia un’anima. E voglio che questo il pubblico lo capisca. Dobbiamo essere felici della fiducia dei novemila abbonati e vogliamo ricambiarla. So quanto Palermo è legata alla sua squadra”.

 

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