Con il lavoro serio nella vita si può costruire qualsiasi cosa. Se poi questo si lega al sogno che dà motivazioni si può costruire tutto, dipende da quali tempi uno ha”. Maurizio Sarri, dopo il 4-2 di Marassi, la parola scudetto non la vuole nominare ma per il Napoli capolista l’obiettivo è ormai quello. “La squadra oggi ha fatto bene creando tantissimo. L’unica sensazione è che fossimo cattivi a intermSarri: “Col lavoro duro si può costruire ogni cosa”ittenza, che mettessimo intensità solo quando ce n’era veramente bisogno. Invece bisogna sfruttare questa capacità di affondare in maniera pericolosa a prescindere e questo va fatto fino a quando la gara non è chiusa”. Il campionato però è ancora molto lungo, secondo il tecnico azzurro. “Ci sono ancora 17 gare da giocare e a questo punto non c’è vantaggio che dia garanzia. Ora siamo contenti ma non sappiamo ancora se abbiamo la forza di rimanere su questi livelli soprattutto perché siamo un gruppo nuovo. L’importante è continuare a crescere, abbiamo ampi margini di miglioramento”. Non è tutto positivo però nel successo odierno per Sarri. “I due gol subiti mi sono rimasti qua perché ci saranno partite in cui non faremo quattro gol e in quei casi servirà avere una maggiore solidità difensiva”. A sorprendere oggi anche la decisione di affidare i rigore ad Insigne. “Il rigorista designato era Higuain e Insigne era il secondo, se Gonzalo ha deciso così probabilmente avrà pensato che fosse giusto per lui non tirarlo. Sono comunque fatti loro e se la sbrigano da soli”. L’ultima battuta è dedicata al caso Mancini: Sarri che ha confermato di aver indossato oggi in panchina una sciarpa consegnatagli dalle Iene proprio su invito di Mancini. “Il capitolo Mancini è chiuso qui”. Nonostante la sconfitta Vincenzo Montella riesce comunque a vedere un lato positivo nella prestazione della Sampdoria anche se la classifica inizia a preoccupare. “La squadra al di là dell’inizio difficile non ha giocato una brutta partita – spiega – Ma nei primi minuti eravamo spaventati e non ho capito perché, forse avevamo l’ansia da prestazione che dopo aver preso il secondo gol è svanita. Dopo i due gol regalati, la squadra invece ha dimostrato di avere delle idee contro una formazione di primo livello e ce la siamo giocata. Purtroppo anche sul 2 -1 abbiamo commesso un errore ingenuo e siamo rimasti in dieci. La partita si è chiusa lì”. “So che suona strano dire una cosa del genere dopo aver preso quattro gol ma posso dire che la squadra sta crescendo – ha aggiunto Montella – Oggi abbiamo fatto degli errori banali, dobbiamo migliorare soprattutto quando abbiamo il pallone tra i piedi. Non possiamo di certo chiuderci tutti dietro la palla e poi cercare di rilanciare in avanti. L’importante è riuscire ad avere sempre convinzione. I ragazzi però stanno portando avanti le idee giuste, quello che conta è non perdere ora la convinzione”. La classifica? Più che guardarsi davanti o dietro “bisognerebbe guardarsi dentro – ha spiegato Montella -. Credo che avere qualche punto in più non cambierebbe molto, l’importante è riuscire a creare una base sulla quale lavorare. Dobbiamo riuscire a giocare bene e fare punti”.