Il Napoli ha presentato oggi alla Corte dei Conti della Campania le proprie controdeduzioni in merito al sequestro di oltre 5 milioni di euro operato dalla Guardia di Finanza sui propri conti correnti per il mancato pagamento dei canoni previsti dalla convenzione con il Comune di Napoli per la gestione dello stadio San Paolo. Secondo quanto si è appreso, i legali del club azzurro hanno sostenuto, in un corposo faldone di oltre cento pagine, che si attendeva che la transazione avviata con il Comune lo scorso anno si perfezionasse per poter corrispondere l’esatta cifra dovuta al Comune. Nella transazione, infatti, venivano considerati sia i canoni non corrisposti, sia i lavori allo stadio San Paolo effettuati negli ultimi due anni e per i quali il club azzurro aveva anticipato delle somme. La Corte dei Conti ora dovrà decidere se convalidare o meno il sequestro dei cinque milioni. Intanto oggi il sindaco di Napoli Luigi De Magistris è tornato sull’argomento stadio: ”Abbiamo mandato – ha detto a Kiss Kiss Napoli – una proposta alla Società Calcio Napoli a proposito della transazione. Il Comune è creditore, la società deve pagare. Poi sulla convenzione metteremo in campo tutte le condizioni a legge vigente per consentire a chi vuole investire di ristrutturare e migliorare l’impianto cittadino, non sono spiccioli ma milioni di euro”.

 

 

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