Nulla da fare per Walter Mazzarri: l’allenatore del Napoli ha provato ad ottenere una riduzione della pena in Champions League, dove e’ stato squalificato per due giornate, di fronte alla commissione disciplinare della Uefa. RadioCalciomercato.it, la web radio ufficiale di Calciomercato.it, ha contattato l’avvocato Mattia Grassani, che ha spiegato le ragioni della conferma della condanna da parte dei giudici di Nyon: “Siamo delusi, pero’ il dibattimento non era stato cosi’ negativo come sensazioni: e’ durato tre ore, abbiamo visto e rivisto il filmato, ascoltato l’arbitro in diretta telefonica, e quello che non e’ stato compreso e’ che non c’era alcun atteggiamento violento o aggressivo da parte di Mazzarri, bensi’ la sola volonta’ di recuperare un pallone”.

“Per le due gare col Chelsea non potra’ sedere sulla panchina. Esiste ancora un terzo grado di giudizio, il Tas di Losanna, ma e’ troppo presto per dire se vi ricorreremo: non abbiamo ancora le motivazioni integrali della decisione dei giudici. Le possibilita’ di vedere Mazzarri in panchina col Chelsea calano -aggiunge il legale-, ma finche’ c’e’ vita c’e’ speranza: se esiste un grado di giudizio si puo’ investire, e sara’ difficile ottenere un peggioramento della pena, al piu’ una riduzione. Le due giornate per oggi sono rimaste tali, secondo la lettura della Uefa. Ci auguravamo un giudizio piu’ mite. La tesi accusatoria vorrebbe un inasprimento della pena: la commissione d’appello ha erogato una terza giornata di squalifica, ma rimane in sospeso e per ora ne dovra’ scontare due”.

 

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