Se non e’ stato derby nelle atmosfere, lo ne’ stato in campo, almeno per un tempo, in cui e’ successo di tutto: il Toro rimane in dieci, regala un rigore alla Juve che lo sbaglia e si termina sullo 0-0. Poteva essere una ripresa difficile anche per i bianconeri, con l’avversario in dieci prevedibilmente a difendere a riccio e invece ha prevalso la differenza tecnica enorme, come appunto nei derby spesso non succede. E’ stato un impietoso tiro a segno, cominciato nel primo tempo, quando una Juve pur deconcentrata, nervosa e approssimativa, non riusciva a fare gioco.
Nonostante cio’ ci aveva pensato Pogba, con due terrificanti bombe da lontano deviate miracolosamente da Gillet. Poi il primo colpo di scena: Gillet non trattiene una palla e Pogba la conquista per mettere dentro a porta vuota ma l’arbitro lo blocca vedendo un fallo assai dubbio. Ed ecco il secondo, il raptus di Glik che nella meta’ campo avversaria tenta di invalidare Giaccherini e Rocchi, giustamente lo caccia. Terzo colpo di scena: pochi altri minuti e Basha atterra con le mani, colpendo anche il pallone, l’imprendibile Pogba. Rigore giusto, ma Pirlo lo manda in curva Scirea (e’ il terzo errore dal dischetto da quando e’ a Torino). Che la Juve sia nervosa, non ci sono dubbi. Ma la ripresa li cancella: undici minuti per l’incornata da grande centravanti di Marchisio e questa volta per il Toro e’ davvero finita. Pogba poco prima si era mangiato il gol fatto di testa a un metro dalla porta, Bonucci aveva spedito sempre di testa fuori da dentro l’area e Vucinic non era arrivato d’un soffio sul cross invitante di Giovinco, che pero’ al minuto ventiquattro raddoppia. Non c’e’ piu’ storia: il tiro a segno continua impietoso e Gillet ricorda a tutti di essere un gran portiere prendendo in modo pazzesco due conclusioni di Barzagli e Bendtner da due passi. Certo, se Ventura potesse riscrivere la partita, oltre a un lavaggio del cervello a Glik, si giocherebbe ben altre carte. Il risultato e’ pesante, ma il Toro, sullo 0-0, si era pure mangiato una occasione colossale con Meggiorini che aveva spedito a lato. Difficile giudicare la Juve di stasera: preoccupante la prima mezzora, con imprecisioni, leziosismi, gambe imballate e il Torino che si difendeva con ordine. Il cambio di marcia poi c’e’ stato, ma restano i dubbi di sempre: il gol che ha sbloccato lo ha segnato tanto per cambiare un centrocampista, Marchisio e la coppia Giovinco-Vucinic nel primo tempo ha prodotto solo roba fumosa e manco la brutta copia di un tiro. Oltre a Marchisio, bene Pogba, che sa fare proprio di tutto, bene Pirlo a parte qualche leggerezza finale, male Giaccherini, raramente visto cosi’ velleitario. Riposavano per acciacchi vari Vidal, Chiellini, Caceres e Asamoah ha rifiatato un tempo: la missione Donetsk e’ passata anche attraverso queste scelte. I granata hanno compromesso tutto per la follia di Glik proprio quando la Juventus cominciava ad avere le idee confuse e a subentrare l’affanno: e’ una lezione che devono imparare al piu’ presto.