Il Napoli soffre, ma vince. La ‘bestia nera’ Atalanta crea più di un grattacapo agli azzurri, ma alla fine viene domata, con il cuore e la forza d’animo più che con la tecnica e la tattica. Per i partenopei è una serata difficile per un certo rilassamento fisico, forse anche normale dopo gli sforzi di Champions ed una preparazione forzata in vista dell’impegno con il Nizza, decisivo per la stagione. E così il gioco del Napoli nel primo tempo non è il solito, soprattutto per la scarsa precisione nella misura dei passaggi e per il pessimo funzionamento della catena di sinistra nella quale si distingue per spirito d’iniziativa e continuità di gioco il solo Ghoulam e dove invece Insigne ed Hamsik sono l’ombra di se stessi. Jorginho è in chiaro debito di ossigeno e tutto il gioco dei padroni di casa ne risente. L’Atalanta, con il suo centrocampo folto e molto mobile, rallenta in partenza le azioni del Napoli che quando si affaccia sul limite dell’area di rigore avversaria trova quasi sempre tutte chiuse le linee di passaggio. L’Atalanta trova il gol del vantaggio al 15′ con un colpo di testa di Cristante su calcio dalla bandierina di Gomez. L’atalantino stacca tra un nugolo di avversari, sfruttando i soliti difetti nel posizionamento a zona della difesa azzurra in occasione dei calci piazzati. La squadra di Gasperini, però, produce altre tre chiare occasioni da rete con Ilicic, Hateboer e Masiello e ogni volta il Napoli si salva con difficoltà ed affanno. Nel corso della prima frazione di gioco la squadra di Sarri invece produce una sola vera occasione da gol grazie ad un taversone di Ghoulam che Callejon, davanti alla porta non riesce a finalizzare per l’opposizione alla disperata di Gosens. La ripresa comincia sulla stessa falsariga, ma a volte nel calcio basta un episodio per cambiare il corso di una partita. Al 15′ il Napoli trova il gol del pareggio con un gran tiro dalla distanza di Zielinski. Un fatto episodico che sblocca però gli azzurri e fa ritrovare loro un po’ di smalto. Il resto lo fa Sarri che in pochi minuti cambia tutti e tre gli uomini di centrocampo. L’innesto di Allan, Diawara e Rog da più fosforo al reparto e maggiore sostanza alle giocate dei partenopei. L’ Atalanta tuttavia non si arrende, ma la difesa del Napoli, con il nuovo assetto del centrocampo, regge l’urto con maggiore disinvoltura. Il Napoli mette il sicuro il risultato nel finale con un contropiede da manuale che mette definitivamente al tappeto un avversario come sempre difficile da battere.

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