Missione compiuta per l’Inter di Andrea Stramaccioni, che con la decima vittoria consecutiva in trasferta espugna il Partizan Stadium e acciuffa la qualificazione alla fase eliminatoria dell’Europa League. Tre a uno il risultato, in virtù di una doppietta di Palacio e della rete di Guarin,
che firma l’ultimo gol e due assist. A segno Tomic per i serbi. “Un dato importante perché dieci vittorie consecutive esterne danno il termometro di una squadra che ha carattere e mentalità – ha detto l’allenatore nerazzurro – Ci rende orgogliosi, ma rimaniamo coi piedi per terra. Siamo contenti di aver portato a casa la qualificazione contro un ottimo Partizan, ora vorremmo arrivare in testa al girone per avere magari un accoppiamento più agevole”. Il turnover ha pagato e soprattutto ha permesso di far riposare alcuni elementi, sebbene nella ripresa sia subentrati pezzi da novanta del calibro di Palacio e Cassano. “I ragazzi sanno che c’é grande considerazione per tutti – ha detto ancora il tecnico – Jonathan ha fatto bene contro Markovic, Silvestre é stato molto attento, lo stesso Livaja ha retto l’attacco da solo per un tempo. I segnali positivi arrivano un po’ da tutti”. A fare la differenza, però, sono stati i soliti noti, Palacio e Handanovic. “Rodrigo è stato il nostro primo acquisto, lo seguivamo da tempo. Sembra sia qui da una vita. Samir si sta confermando come uno dei migliori portieri in Europa, la prima parata contro Ivanov vale come un gol”. Lo sloveno ha subito gol al 90′, ma resta indubbiamente uno dei punti di forza e dei principali protagonisti della striscia vincente, cominciata dopo la sconfitta casalinga contro il Siena di metà settembre. “Secondo me la svolta è arrivata proprio dopo quella sconfitta – ha precisato ancora Stramaccioni – Magari un’altra squadra dopo una stagione deludente come quella dell’anno scorso avrebbe reagito diversamente. Da lì abbiamo invece cominciato un percorso positivo, ma sappiamo che siamo ancora all’inizio e domenica abbiamo uno scontro importantissimo a Bergamo”.