L’Inter perde i colpi e si fa imporre il pari in casa dal Genoa permettendo così alla Lazio, micidiale in contropiede a casa di una Sampdoria inconcludente, di issarsi al secondo posto a otto punti dalla Juventus, sempre più padrona del campionato.
La Lazio regala un Natale felice ai suoi tifosi ma godono anche i sostenitori di Fiorentina e Napoli, vittoriose a Palermo e Siena. I viola si giovano di uno Jovetic sempre più convincente e confermano di essere insieme alla Lazio la grande sorpresa della stagione. Il Napoli, assai meno spettacolare dei viola, esce dal tunnel di quattro sconfitte consecutive e si rilancia restando in scia Champions in attesa del responso tra Roma e Milan. Il Parma ferma in trasferta la marcia del Bologna e supera il Catania. Pari tra Atalanta e Udinese mentre il Torino regola il Chievo e ottiene l’unico successo in casa delle gare pomeridiane. La Lazio prosegue la sua marcia impeccabile con un gol nel primo tempo di Hernanes, controlla la gara e si piazza al secondo posto. Petkovic può essere fiero del lavoro svolto: undici vittorie su 17 gare, non perde da inizio novembre e guida la folta pattuglia che insegue una Juve in fuga. Il dopo Ferrara comincia male per Delio Rossi, la Samp è sempre più in crisi. A perdere terreno nella corsa Champions è solo l’Inter. Per Stramaccioni il fine anno è col freno a mano tirato: la squadra stenta, sembra demotivata e la questione Sneijder comincia a pesare. Immobile porta in vantaggio il Genoa a trequarti gara, i nerazzurri trovano il pari con l’eterno Cambiasso poi al 90′ il croato Livaja manda sul palo a porta vuota e si mangia due punti per il dispetto di Moratti. Per Gasperini l’ossigeno di un punto insperato ma permane il caso Borriello, non convocato dopo una lite col ds Foschi. La Fiorentina conferma la mentalità acquisita da grande squadra, con un 3-0 al Palermo grazie anche alla ritrovata vena di Jovetic che propizia il successo prima con una conclusione impeccabile, poi chiude la partita con un irridente cucchiaio su rigore. Palermo alla deriva e subisce un secondo rigore con Gonzalo Rodriguez. Per i siciliani lo spettro della retrocessione e i tifosi contestano Zamparini. Scaccia i fantasmi anche il Napoli nelle ultime battute a Siena: primo tempo senza molto mordente, ma una graduale presa di possesso del gioco avviene nella ripresa, ma la porta toscana sembra stregata. Poi Maggio al 42′ in mischia trova lo spiraglio giusto e raddoppia poco dopo con Cavani su rigore concesso per fallo di Felipe su Pandev. Si fa strada al termine di un derby passionale il Parma che rimonta a batte il Bologna fermando una marcia che sembrava inarrestabile. Padroni di casa in vantaggio con Sorensen con centro di Diamanti, ma in 2′ Valdes trova il pari con una splendida conclusione da fuori, poi in contropiede Sansone al volo cambia tutto. Ma le scorie del derby lo innervosiscono e inveisce contro Diamanti. L’arbitro lo redarguisce e Donadoni gli dà una lezione sostituendolo. Anche l’Atalanta muove la classifica ma forse con l’Udinese meritava qualcosa di più. Spingono molto i bergamaschi ma vengono colpiti in contropiede da un’ottima conclusione di Muriel. Poi l’arbitro concede un rigore un po’ dubbio che Denis trasforma cambiando la gara. Tre punti importanti infine per il Torino che sale con autorità a centro classifica grazie a un 2-0 sul Chievo. Meritano i granata ma passano con un’autorete un po’ goffa di Sardo e raddoppia su tiro di Gazzi deviato in area. Ora la serie A, dopo il posticipo dell’Olimpico, va in ferie e diventa appassionante la lotta Champions, visto che la Juve sembra fuori della portata di tutti.