Compleanno numero 51, oggi, per Diego Armando Maradona. E sicuramente con qualche motivo in più per sorridere rispetto al mezzo secolo raggiunto nel 2010, con le scorie del Mondiale ancora addosso e la panchina dell’Argentina volata via. Per questo, invece di festeggiare i 50 anni,

Maradona disse di sentirsi a pezzi. Oggi invece l’ex ‘Pibe de Oro’ è felice, visto che si sta godendo il primato – seppur in coabitazione – nella classifica dell’Etisalat Pro League (la serie A degli Emirati Arabi Uniti, giunta alla 3/a giornata) con il suo Al Wasl, il club di Dubai che guida da maggio e con cui in campionato ha ottenuto due vittorie ed un pareggio. Maradona ha passato il compleanno allenando con particolare intensità la sua squadra perché “non sono ammessi cali di concentrazione” visto che l’Al Wasl mercoledì prossimo sarà impegnato nel big-match contro i campioni in carica dell’Al Jazeera. E’ il club contro cui ci fu, in occasione della Coppa nazionale, il debutto assoluto dell’ex fuoriclasse del Napoli come allenatore negli Emirati: in quell’occasione l’Al Jazeera vinse per 4-3. Intanto l’arrivo di Maradona ha scatenato un entusiasmo mai visto prima per il calcio negli Emirati Arabi Uniti, con il raddoppio dei ‘media’ che seguono le varie partite ed un netto aumento dei tifosi che seguono l’Al Wasl sia dal vivo che tramite i vari ‘social network’. Qualche giorno fa Maradona aveva voluto ringraziare i suoi giocatori: “Vivo con loro e sono diventati dei familiari. La mia famiglia non c’é negli Emirati e mi manca. Mi mancano anche gli ‘asados’ con tutti i miei”. Ancora elogi per il suo erede Messi: “non ho il minimo dubbio che ci regalerà grandi soddisfazioni, e lasciamolo in pace con questa storia che è catalano. Invece è argentino perfino quando va al bagno e non rompiamogli più le scatole con questa storia. Se in nazionale ancora non rende come nel Barcellona, allora aspettiamolo”. Oltre al compleanno, in questi giorni Maradona celebra il trentacinquennale del suo esordio nella massima serie argentina ed i 14 anni dalla sua ultima partita con la maglia del suo amato Boca Juniors.

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