Finale al cardiopalma per la nazionale maschile di tiro con l’arco, ma è oro. Uno strepitoso e bellissimo oro conquistato con i denti e la fiducia di essere un’ottima squadra. Michele Frangilli, Marco Galiazzo e Mauro Nespoli hanno battuto tutto il mondo e sono saliti sul gradino più alto del podio olimpico di Londra.

A meno di ventiquattro ore dalla cerimonia d’apertura, arriva il primo oro per l’Italia e arriva dal tiro con l’arco. Il più antico degli sport moderni ha regalato emozioni e tensione in questa fine luglio del 2012. Gli atleti italiani dopo essersi qualificati sesti, si sono subito scontrati con la Cina battendola con tranquillità, per poi scontrarsi con il Messico in semifinale. Ma, alla vigilia di tale macht, nessuno avrebbe creduto che i sud coreani, perdenti con gli Stati Uniti nell’altra semifininale, non si sarebbero qualificati per la finale del primo e secondo posto, ed invece gli asiatici hanno ceduto il posto ai giovanissimi arcieri statunitensi che hanno appunto incontrato i nostri atleti sul campo del Lord Cricket Ground di Londra. Finale dunque al cardiopalma vinta sull’ultima freccia, e non è un modo di dire, con un punteggio che dapprima è risultato essere molto favorevole agli azzurri, ma che poi ha visto perdere qualcosa, offrendo agli statunitensi maggiore fiducia, fino all’ultima freccia tirata da Frangilli, il quale, forte della propria esperienza e veterano tra i campioni dell’arco, ha mostrato fegato e coraggio, regalandoci un dieci e garantendo all’Italia il primo, sofferto e bellissimo oro di queste Olimpiadi.

 

Nicola del Piano

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