L’Italia batte con un netto 3-0 (25-21, 25-20, 25-16) la Cina e conquista per la seconda volta nella sua storia la finale dei Mondiali juniores di volley femminile dopo l’unica fino ad ora disputata nel 1997.

 

Domani le azzurrine nella notte italiana (ore 1.15 in Italia, ore 18.15 qui in Peru’) affronteranno il Brasile nel remake della gara d’esordio di questa rassegna iridata con le sudamericane che oggi hanno battuto 3-2 (25-15, 25-19, 20-25, 20-25, 16-14) gli Stati Uniti nell’altra semifinale. Per il gruppo di Mencarelli si tratta di un altro grande risultato dopo l’oro ottenuto nella rassegna continentale disputata lo scorso anno in Serbia. Le azzurrine oggi hanno disputato un’ottima prestazione, giocando con molta attenzione, cercando di forzare al servizio, con le asiatiche che nel complesso hanno sempre sofferto l’ottima organizzazione di gioco delle azzurrine. Vista l’impossibilita’ di far scendere in campo il capitano Chiara Scarabelli, fermata da un’infiammazione al ginocchio sinistro, il ct azzurro ha schierato Camera in palleggio, Diouf sulla sua diagonale, Baggi e Bosetti di banda, Pisani e Bertone al centro e il libero Zardo.

l primo set e’ stato condotto costantemente dall’Italia che e’ riuscita a vincere il parziale 25-21. Nel secondo la gara e’ stata in sostanziale equilibrio fino al 12-10 quando con un parziale di 5-0 le azzurrine hanno guadagnato un buon margine, poi ridotto grazie a un contro break cinese (17-14), ma da quel momento in poi le ragazze di Mencarelli hanno piazzato l’allungo definitivo che ha permesso loro di chiudere 25-20. Nel terzo il copione della gara non e’ cambiato con Diouf e compagne che non hanno mai concesso troppo alle asiatiche che, da parte loro, non sono mai riuscite a contrastare la supremazia tattica italiana. Per l’Italia ancora un’ottima prova di Bosetti (12 punti e 60% in attacco), Diouf (top scorer del match con 18), Bertone (9 in totale con un impatto ottimo in avvio di gara) e Baggi (9) che sta sostituendo egregiamente il capitano Scarabelli. Oggi le azzurrine sono scese in campo con un tatuaggio sul braccio con scritto ‘Diablo’, il soprannome del capitano Scarabelli rimasta in albergo a causa del problema al ginocchio. “Dalla gara d’esordio contro il Brasile abbiamo giocato sempre meglio, in crescendo”, dice Mencarelli. “Per quanto riguarda la gara di oggi loro hanno giocato in maniera molto veloce, ma noi siamo stati incisivi a muro e siamo riusciti a giocare un buon contrattacco, cosa che ci ha permesso di condurre costantemente il match”, conclude il ct.

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