La Procura di Milano ha chiesto una condanna a 3 anni e 8 mesi di reclusione per l’ex calciatore dell’Inter e della Roma Amantino Mancini (dal gennaio scorso all’Atletico Mineiro di Belo Horizonte), accusato di aver violentato una giovane brasiliana, nota nel mondo della musica e della tv del suo Paese, conosciuta a Milano durante una festa organizzata da Ronaldinho.
Il pm di udienza, sulla base delle indagini coordinate dal pm Elio Ramondini, ha chiesto anche una condanna a 10 mesi per un ‘factotum’ di Mancini, Geraldo Eugenio Do Nascimento, 56 anni, che risponde di favoreggiamento per aver cercato di depistare le indagini. La sentenza, nel processo con rito abbreviato davanti al gup di Milano Laura Marchiondelli, e’ attesa per il prossimo 28 novembre. Stando alle indagini della Procura, la notte tra l’8 e il 9 dicembre 2010 Mancini, approfittando dello stato di semi-incoscienza della ragazza, ubriaca, l’avrebbe costretta a subire rapporti sessuali ripetuti, provocandole anche escoriazioni. Il calciatore e’ accusato quindi di lesioni e violenza sessuale. La giovane, la mattina del 9 dicembre, si era recata al Servizio Violenza Sessuale della Mangiagalli per una visita e poi aveva sporto denuncia nei confronti del centrocampista ed erano scattate le indagini. Stando a quanto ricostruito dall’accusa, i due si erano conosciuti durante un party organizzato da Ronaldinho in un locale milanese. La donna aveva bevuto, non si era sentita bene e aveva chiesto di essere accompagnata a casa. L’ex calciatore nerazzurro si era offerto di darle un passaggio, ma poi l’aveva portata nel suo appartamento. La’, mentre la donna non era piu’ in se’, l’avrebbe violentata. Pochi giorni fa, pero’, da quanto si e’ saputo la brasiliana ha ritirato la querela. Il processo tuttavia puo’ andare avanti lo stesso. Dal canto suo, Mancini ha sempre respinto le accuse dicendo che la donna era consenziente e le indagini difensive hanno ‘puntato’ sul fatto che la giovane era cosciente quella sera.