Se tutto va come deve, Italia e Spagna hanno un appuntamento per il 18 giugno, nel Teddy Stadium di Gerusalemme. Numeri e blasone dovrebbero accompagnare l’Under 21 azzurra ed i campioni in carica alla finale dell’Europeo di categoria, a spese rispettivamente di Olanda e Norvegia.

Ciro Immobile e compagni hanno vinto, imbattuti, il gruppo A, e la storia e’ con loro. Se dovessero centrare la finale sarebbe la settima, un record. L’ultima sfida con gli Orange ha visto prevalere l’Italia, 3-0 in amichevole a Leeuwarden il 15 agosto 2012, nella prima gara di Devis Mangia da Ct. E proprio in amichevole contro l’Olanda Marco Verratti segnava, lo scorso 6 febbraio, il primo gol con la maglia della nazionale maggiore. Nell’Olanda ”ci sono parecchi giocatori che gia’ fanno parte del giro della nazionale maggiore – e’ l’attestato di stima di Mangia – E’ una squadra con elementi di altissimo livello e grande talento. Ma anche la mia Under e’ una squadra di qualita’, che non si accontenta di vincere, ma vuole arrivarci con il bel gioco”. I ragazzi selezionati da Cornelius Gert Aldrik Pot, meglio noto come Cor, sono giunti secondi nel gruppo B, al temine di prestazioni altalenanti, vedi il 5-1 rifilato alla Russia ed i tre sganassoni incassati dalla Spagna. In questo caso, pero’, con l’attenuante di aver lasciato a riposo l’intero 11 titolare che aveva giocato le prime due partite. Prevedibile che gli arancioni si gettino in avanti a testa bassa, cercando di far pesare la supremazia fisica. In difesa soffrono la velocita’, dalla loro hanno la maggiore esperienza internazionale di diversi elementi. Jordy Clasie e Kevin Strootman (seguito dal Napoli) gli uomini di maggior qualita’. Sulla carta ha poche chance la sfida che attende la Norvegia. Per i campioncini spagnoli (il portiere De Gea e’ ancora imbattuto) il difficile potrebbe essere spezzare la resistenza avversaria. Poi e’ atteso il diluvio. I pericoli maggiori per la difesa li portera’ Alvaro Morata. L’attaccante del Real Madrid ha chiuso la fase a gironi da miglior marcatore, con un bottino di tre reti. Il ct danese, Tor Ole Skullerud, ammette che ”la Spagna parte favorita”, ma promette ”non penseremo solo a difenderci”. I norvegesi non si sentono squadra cuscinetto. Hanno retto contro l’Italia e superato la deludente Inghilterra.

 

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