APRILIA – Comincia male il campionato per l’Arzanese. Se nelle due gare di Coppa Italia i segnali erano sembrati molto positivi, stavolta l’undici di Rogazzo è apparso troppo in balia dell’avversario, rivelatosi superiore nell’arco dei 90’. Rogazzo convoca i due acquisti dell’ultim’ora Lacarra e Maschio
ma li fa partire dalla panchina: il tecnico campano si affida all’undici che ha battuto l’Aversa Normanna domenica scorsa in Coppa Italia. Unico cambiamento è l’inserimento di Tarascio al posto di Visone, infortunato. Vivarini, confermato dopo l’ottimo campionato disputato nella scorsa stagione, sceglie il classico 4-4-2 puntando sulla velocità degli esterni Criaco e Corsi e sulla vena fantasiosa di Calderini. Per l’Arzanese l’inizio è da thriller, ma le cose non miglioreranno col passare dei minuti: dopo soli 10’, complice un’indecisione di Castellano, Criaco si invola verso Fiory. L’avanzata dell’esterno laziale è interrotta solo da un intervento scomposto dell’ex Esposito, che viene anche ammonito. Il rigore concesso da Marchesini è sfruttato a dovere da Ferrari che segna il primo gol della stagione. L’Arzanese sembra accusare il colpo, soprattutto sulla fascia sinistra.
Stavolta è Cane, in una delle frequenti sovrapposizioni, a servire un cross teso e preciso per la testa di Corsi che fa due a zero. Gli ospiti potrebbero accorciare il risultato con Sandomenico, ma l’esterno classe ’90 non riesce ad insaccare a porta vuota dopo un clamoroso liscio dell’estremo difensore Di Vincenzo. Nell’intervallo Rogazzo inserisce Maschio in mezzo al campo e Pettrone in attacco per lo spento Elia. La ripresa si apre con altrettanta intensità, ancora una volta però a favore dell’Aprilia. Le speranze arzanesi riaccese dal gol lampo di Fragiello si spengono immediatamente dall’uno-due firmato ancora da Ferrari, con un bolide dalla distanza, e da Corsi, che spedisce al sette un calcio piazzato imprendibile per Fiory.
A chiudere di fatto l’incontro è l’espulsione di Esposito per somma di gialli. Il gol di Calderini a un quarto d’ora al termine mette il sigillo su una gara dominata sin dall’inizio.