Sono complessivamente 20 gli avvisi di chiusura delle indagini preliminari firmati dal pm della Dda Pierpaolo Filippelli per le persone coinvolte nell’inchiesta Golden Gol 2; tra loro, oltre a dirigenti ed ex dirigenti della Juve Stabia, figurano anche i calciatori Vitangelo Spadavecchia e Cristian Biancone, accusati di avere accettato 50.000 euro per truccare la partita Sorrento-Juve Stabia del 5 aprile 2009.
Tra gli episodi ricostruiti dal pm c’é l’aggressione ai calciatori della Juve Stabia che, sconfitti per 1 a 0 a Pistoia, nel marzo del 2009 furono “circondati da decine di sedicenti tifosi, taluni dei quali travisati, e fatti oggetto di schiaffi, sputi, insulti e colpi di cinghia”. La Procura indica tra i responsabili dell’episodio l’ex direttore generale della Juve Stabia, Roberto Amodio (nella foto), accusato anche di far parte del clan camorristico dei D’Alessandro, e i capi ultrà Francesco Avallone e Vincenzo Mirante. Questi ultimi due, su disposizione di Amodio, avrebbero costretto i giocatori “contro la loro volontà a togliersi di dosso la maglia e le tute con i colori della squadra, rimanendo taluni degli stessi in mutande; ciò al duplice scopo di infliggere ai calciatori una pesante umiliazione e di minacciare gli stessi di ulteriori e più gravi rappresaglie in caso di nuove sconfitte”. Ad Amodio e Avallone è contestato anche un altro gravissimo episodio di minaccia: “i giocatori venivano minacciati di morte mediante lumini cimiteriali collocati sulla panchina della squadra ed attraverso manifesti mortuari riportanti i nomi di ciascuno dei tesserati”. I calciatori furono inoltre costretti “ad effettuare l’allenamento senza indossare le maglie e le tute con i colori della squadra”.