Tre settimane dopo il derby-farsa con la Salernitana, l’ inchiesta, gli arresti di ultrà e l’ ondata di polemiche, la Nocerina si rialza sul campo e batte la Paganese in rimonta (2-1), in un derby stavolta vero, anche se in campo neutro e giocato a porte chiuse.

”E’ come se fossimo stati investiti da un Tir, aveva detto alla vigilia della gara il tecnico Gaetano Fontana, ma vogliamo lasciarci alle spalle in fretta l’ accaduto”. Anche il club di Nocera Inferiore cerca di girare pagina. ”Dobbiamo scindere da noi le colpe di pochi facinorosi – ha scritto la società in una lettera aperta, rompendo il silenzio stampa imposto a tutti i tesserati il 10 novembre, dopo la partita interrotta con la Salernitana – ma su di noi sono state sparate tante sentenze e molta retorica”. Intanto la Procura Federale della Figc comincerà lunedì gli interrogatori di 28 tesserati e dirigenti, quasi tutti della Nocerina, per ricostruire l’ accaduto del derby con la Salernitana, perso a tavolino per 0-3 dai molossi. La Procura di Nocera Inferiore, intanto, continua la propria indagine sugli ultrà, dopo l’ acquisizione di circa 5 mila richieste della tessera del tifoso, 15 arresti, e 28 denunciati, oltre all’ emissione di 15 Daspo da parte del Questore di Salerno. Uno dei provvedimenti ha colpito anche il consigliere comunale Pino Alfano, con delega allo sport, che ha rinunciato all’ incarico. Alfano, che appartiene alla frangia Ultrà del tifo nocerino, aveva partecipato alla trasferta a Salerno, degenerata nelle minacce ai giocatori, diffidati dallo scendere in campo contro la Salernitana in segno di protesta per la decisione del Prefetto di Salerno di vietare la presenza dei tifosi nocerini allo Stadio Arechi.

 

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