“Domenica abbiamo assistito a fatti gravissimi, nei confronti dei quali serve la tolleranza zero”. Lo ha detto il premier Enrico Letta al Coni commentando il derby farsa tra Nocerina e Salernitana. “Sono episodi che hanno un effetto drammatico nei confronti dei valori che lo sport trasmette”.

“Il modello di sport che ho in mente è diverso. Lì il campo di gioco è stato trasformato in un’ arena in cui poteva accadere di tutto; queste cose non c’entrano nulla con lo sport e non devono succedere”. Così il capo della polizia Alessandro Pansa sul derby Salernitana-Nocerina. Dopo le 22 denunce per violenza privata aggravata ed i 23 daspo formalizzati ieri, ci saranno con ogni probabilità nuovi provvedimenti nei confronti di altri ultrà. Negli uffici della Digos di Salerno si stanno ancora visionando filmati e fotografie per identificare altri responsabili delle minacce che hanno preceduto il derby-farsa Salernitana-Nocerina. E il lavoro investigativo è rivolto anche alla settimana che ha preceduto la partita, settimana nel corso della quale alcuni gruppetti di tifosi avrebbero avvicinato calciatori e dirigenti “invitandoli” a dare un segnale forte contro la decisione, assunta mercoledi scorso, di vietare la presenza sugli spalti dello stadio Arechi di Salerno dei supporters “molossi”. Le intimidazioni e le minacce ai calciatori e dirigenti della Nocerina potrebbero, insomma, essere partite già alcuni giorni prima e poi “ricordate” nel concitato raduno degli ultrà di domenica mattina all’esterno del ritiro della squadra a Mercato San Severino. Sugli eventuali sviluppi al momento gli investigatori mantengono il massimo riserbo. Si limitano solo a dire che “si sta lavorando a 360 gradi”.

 

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