“Napoli che accolse Maria Cristina come regina nel 1832, assieme al suo sposo Ferdinando II, oggi gode perché la Chiesa ha riconosciuto l’eroicità delle sue virtù e la presenta alla venerazione dei fedeli come maestra del popolo cristiano”. Con queste parole farneticanti il Cardinale Crescenzio Sepe ha motivato durante l’omelia la beatificazione di Maria Cristina celebrata stamane nella chiesa di Santa Chiara.

Eroicità, maestra del popolo, ma cosa blatera Sepe. E soprattutto come si permette di dire: “Napoli oggi gode”. Qualcuno gli ha controllato il tasso etilico?! Suvvia, cardinale. La verità è che con questa beatificazione regale la Chiesa si è coperta di ridicolo. Basta ricordare che fu il re Ferdinando II, suo marito, ad avviare il processo di beatificazione di Maria Cristina. E lei, cardinale, con le sue parole più che l’abito porporato avrebbe dovuto indossare i vestiti del clown.

cyrano

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