Che non fosse un Festival “originale” se ne erano accorti tutti, ma che fosse addirittura “abusivo” nessuno lo avrebbe immaginato. L’edizione di quest’anno del Settembre al Borgo è iniziata male, malissimo. E prosegue peggio. Sui muri di Caserta, in via Roma, di fronte al Jolly Hotel, sono apparsi diversi manifesti (lugubri) con il cartellone della kermesse. Pubblicità direte voi? Che c’è di male? Nulla, ci mancherebbe. Se non fosse che quei manifesti sono abusivi, come si vede dalla foto che abbiamo pubblicato. Niente di grave, potrebbe dire qualcuno. Certo, è molto più scandaloso un cartellone zeppo di nomi triti e ritriti. Ma chi si propone di “recuperare l’identità culturale del luogo” attraverso il Festival, come ha dichiarato il direttore artistico Nunzio Areni, dovrebbe anche preoccuparsi di mettere in piedi una macchina organizzativa impeccabile. Che eviti figuracce. Il “maestro” ha inoltre assicurato che Casertavecchia diventerà come Spoleto e “le pietre del castello racconteranno il borgo”. Per ora i manifesti affissi nel capoluogo raccontano a caratteri cubitali che il Festival è “abusivo”.
cyrano