“La verità è che qui si ha paura del voto segreto”. Così il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, intervenendo nell’Aula di Palazzo Madama dopo la richiesta del capogruppo del Pd Luigi Zanda al presidente Pietro Grasso di ripensare l’autorizzazione del voto segreto sull’emendamento 1.1979 Candiani al ddl Riforme. “Rischiamo che quest’Aula – ha detto – diventi un sinedrio nel quale ognuno racconta la propria verità per nasconderla agli altri. Qualcuno ha paura del voto segreto temendo imboscate e sciorina teorie per allontanare dall’Aula questo tipo di determinazione attingendo a un modo farisaico che nasconde la vera questione. La prego presidente di non tergiversare oltre, mi dà la sensazione di colui che si aggrappa all’Aula per avere un supporto rispetto a una determinazione che ha già preso. La maggioranza ha paura del voto segreto. Io condivido in pieno le sue deliberazioni che sono in linea con il regolamento e le chiedo di non ritornare sulle sue decisioni. La verità è come un coltello senza manici, fa male da qualsiasi lato si prende”.