“La domanda è una sola: volete rispettare la sovranità popolare e il diritto che il popolo ha di scegliersi i governanti? Intorno a questo quesito ruota tutta la discussione sull’ammissibilità del presidenzialismo nella nuova Costituzione”. Così il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, eletto nelle liste di Forza Italia in Campania, intervenendo in Aula sul ddl Riforme. “Siamo di fronte a una riforma costituzionale da fast food – aggiunge D’Anna – portata avanti a colpi di maggioranza. Si è finora impedito a quest’Aula di potersi esprimere con il voto segreto e le uniche due volte in cui è stato consentito si sono ribaltate le maggioranze che con il voto palese hanno ben altra dimensione. La politica non deve essere solo il momento di acquisizione del potere, ma anche lo strumento per porre domande essenziali per la democrazia. Bertrand Russel amava dire che la filosofia non serve a risolvere problemi, ma a porre le giuste domande. Ed io chiedo a quest’Aula, al di là di ogni altra pure opportuna considerazione: volete che il supremo garante della Costituzione, il Capo dello Stato, sia scelto attraverso il voto del popolo? Ovvero attraverso l’esercizio di quel diritto di cui sono portatori i cittadini che è antecedente allo Stato stesso?”.