“Non possono essere assegnate consulenze effettuate nomine o affidati incarichi diretti nell’ambito dell?ente comunale a tutti coloro che abbiamo con il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali in carica, rapporti di parentela e/o affinità di cui agli artt. 74 e 78 del codice civile entro compreso il terzo grado”. E’ questo il testo della proposta di modifica del regolamento del consiglio comunale che sarà presentata dai consiglieri comunali di opposizione ed è stata predisposta dal referente dell’opposizione di centrodestra, all’amministrazione comunale di sinistra Mattucci-Di Muro-Stellato, Salvatore Mastroianni che ha commentato: “E’ una proposta di modifica del regolamente di consiglio comunale che se ci accorgeremo che qualcuno volesse impantanare, immediatamente la trasformeremo in semplice ordine del giorno o mozione che sarà subito votata. Siamo sempre e solo spinti da motivazioni legate all’etica politica e alla trasparenza amministrativa. Questo non vuol dire che se un parente del sindaco, di un assessore o di un consigliere comunale in carica non può partecipare a gare o concorsi pubblici, vuole dire soltanto che non può avere incarichi con affidamenti diretti”.

Ecco il testo della proposta

I sottoscritti consiglieri comunali premesso – che ritengono eticamente doveroso introdurre una norma regolamentare, oltre a quelle già previste dalla legge, in materia di conferimenti incarichi, nomine e consulenze che riguardino direttamente l’Ente Comunale al fine di evitare il verificarsi di situazioni che possono indurre l’opinione pubblica a ritenere che l’azione amministrativa dell’Ente sia improntata a criteri di preferenzialità per parenti o affini di amministratori, e non a criteri puramente meritocratici e ispirati dalla naturale trasparenza amministrativa; – che tale proposta nasce anche in virtù della constatazione dell’attuale momento storico di grande distacco dei cittadini rispetto alle Istituzioni Rappresentative e alla politica in generale, ritenendo necessario agire con comportamenti concreti tesi all’introduzione di norme regolamentari che siano d’ausilio ad un pronto ristabilimento del normale rapporto di fiducia tra i cittadini e i rappresentanti eletti; propongono di introdurre nel Regolamento del Consiglio Comunale un ulteriore articolo che reciti: “non possono essere assegnate consulenze, effettuate nomine e affidati incarichi diretti nell’ambito dell’Ente Comunale a tutti coloro che abbiano con il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali in carica i rapporti di parentela ed affinità di cui agli artt. 74 e 78 del Codice Civile entro compreso il terzo grado”.

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