Piedimonte Matese-La pratica per la messa in sicurezza della vecchia sede dell’istituto agrario è stata attivata. Ad affermarlo ieri pubblicamente è stato l’assessore  provinciale alla pubblica istruzione D’Ambrosio nel corso di una serie di incontri presso le scuole matesine, incontri finalizzati per risolvere i problemi dell’affollamento scolastico all’Itis che  ha accolto gli studenti dei due istituti. Una  novità di fronte ad osservazioni e rilievi che erano stati avanzati all’ente provinciale rispetto alla mobilitazione messa in atto dai comuni danneggiati dal terremoto per il rifacimenti delle rispettive strutture scolastiche nell’ambito dell’intesa raggiunta con la regione anche per il recupero di altri edifici pubblici anche culturale. In  tal senso la provincia  si è mossa per il palazzo ducale . Proprio in merito a questa situazione  il portale CampaniaNotizie.com, presente agli incontri, ha posto una  domanda e chiesto spiegazioni :  “ l’ente di cui faccio parte si è attivato per la riqualificazione e l’adeguamento dell’agrario e lo abbiamo fatto con un iter diverso ma la procedura si è messa in moto” ha detto l’assessore  della giunta Zinzi in relazione alla diversità di iter procedurale della  richiesta di finanziamento  per il recupero del palazzo ducale di cui la provincia ne è proprietaria per una parte e quella relativa alla sede storica dell’Agrario che, si detto per inciso, già era danneggiata e puntellata prima del sisma di fine 2013(era puntellata una parte laterale dello stabile di via monte Muto). L’assessore D’Ambrosio, attesa da un gruppo di docenti,  è arrivata verso mezzogiorno e dopo un primo colloquio con il dirigente dell’Isiss,Nicolino Lombardi e poi ha  compiuto un giro per l’istituto dove alcuni lavori sono fermi da tempo – ad esempio la sistemazione della pavimentazione al primo piano. Saltato  l’incontro con i docenti  nella sala dell’auditorium per poi recarsi al commerciale “De Franchis”  per il sopralluogo degli spazi da destinare alle classi dell’agrario(10 aule al primo piano).

Michele Martuscelli

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