Il proiettile è entrato dal petto ed è uscito dalla schiena: e’ quanto evidenziato dall’autopsia sul cadavere del 17enne Davide Bifolco ucciso da un colpo di pistola esploso da un carabiniere. Lo ha reso noto il legale dei familiari della vittima, avvocato Fabio Anselmo.
L’avvocato Fabio Anselmo, che difende la famiglia di Davide Bifolco, misura le parole dopo il primo esito dell’autopsia sul corpo del ragazzo ma, ai fini di un’eventuale ipotesi di accusa nei confronti del carabiniere (tra omicidio volontario o colposo), precisa: ”Il fatto che il foro sia entrato davanti è un fatto, che quel tramite sia stato identificato e abbia quell’angolatura è un altro dato, che sia uscito dalla schiena è il terzo dato e su questo siamo tutti d’accordo. In questa fase qualsiasi idea preferisco tenerla per me e far parlare le carte”. Quindi aggiunge: ”Nessuno può cantare vittoria da un esame autoptico preliminare”. Poi alla domanda se abbia visto altri segni sul corpo del ragazzo, oltre ai due fori, il legale ammette: ”Non l’ho rilevato… non ci ho fatto attenzione. Confesso che vedere il corpo di un ragazzino di 16 anni su un tavolo settorio, anche per una persona come me è stato uno choc dal punto di vista emotivo. Sentirò i miei consulenti”. (