SANT’ARPINO – E’ ritenuto responsabile di omicidio e tentato omicidio in concorso con il figlio, Ferruccio Topa, padre di Raffaele, il giovane che lo scorso 22 giugno, durante una lite scoppiata al termine di una partita di calcetto a Sant’ Arpino, nel Casertano, ferì a morte con un coltello Elpidio Ianniciello – deceduto prima di giungere in ospedale – e un altro giovane, Giulio Iorio, finito in prognosi riservata dopo un delicato intervento chirurgico. Oggi, la squadra mobile di Caserta – diretta dal vice questore Angelo Morabito – ha eseguito nei confronti di Ferruccio Topa, 44enne di Grumo Nevano (Napoli), un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura della Repubblica.
Raffaele Topa fu arrestato il giorno dopo l’omicidio ma le indagini sul padre – che ha precedenti per azioni violente compiute nel corso di competizioni sportive e destinatario di provvedimento di divieto di accedere alle manifestazioni sportive (Daspo), emesso dal Questore di Napoli – sono proseguite per mesi consentendo agli investigatori di individuare le sue responsabilità nella vicenda. Il violento diverbio tra Raffaele Topa ed Elpidio Ianniciello, appartenenti alla stessa squadra, scoppiò dopo uno schiaffo dato dalla vittima al compagno. Raffaele si allontanò dal centro sportivo per farvi ritorno poco dopo, armato di un coltello e in compagnia del padre e di altre persone non identificate.
Per vendicarsi dell’offesa subita sferrò numerosi fendenti sia a Ianniciello sia a Iorio. Ferruccio Topa, prima di fuggire con il figlio, picchiò anche Francesco Iorio, padre di Giulio, minacciandolo per impedirgli di prendere i numeri di targa delle auto adoperate per la missione punitiva. Ferruccio Topa – secondo gli investigatori – con la sua presenza e il suo comportamento, avrebbe dunque rafforzato il proposito vendicativo del figlio.