Continua la mobilitazione dei lavoratori Astir per stampare l’assunzione in Campania Ambiente e Servizi in tempi rapidi e certi. Ieri un presidio a Palazzo Santa Lucia con una rivendicazione chiara, oggi la diffusione di un volantino, a firma I lavoratori Astir, che pubblichiamo.
MILLE ANNUNZI VANITOSI E INFONDATI ED ALTRETTANTE SITUAZIONI INCANCRENITE CHE NON RIESCONO MAI A TROVARE SOLUZIONE. L’INTERMINABILE VERTENZA ASTIR SI ISCRIVE TRA LE TANTE STORIE DI CRISI CHE LA GIUNTA DEI SEPOLCRI IMBIANCATI DI STEFANO CALDORO HA SCARICATO SULLA PELLE DEI LAVORATORI DELLE SUE PARTECIPATE. Quattrocentocinquanta famiglie da 6 mesi senza reddito, che si aggiungono ai 4 mesi di TESS, ai 9 mesi senza soldi di Campania Innovazione, sui ritardi di SMA Campania e così via. Il paradosso di Astir, fatta fallire a luglio 2013 per vizio di forma e per un enorme debito maturato soprattutto nei confronti dei lavoratori e degli istituti previdenziali e assicurativi, destinata a trasferire i suoi dipendenti nella nuova società regionale del settore ambientale, creata allo scopo già nel 2012, Campania Ambiente e Servizi, il paradosso scaturisce dall’incomprensibile protrarsi del calvario dei suoi dipendenti. Cinquantaquattro milioni di euro già stanziati, lo strumento giuridico per avviare i trasferimenti, approvato già nel 2013 (legge 147), i criteri per l’avvio secondo quanto dispone la legge, già definiti in un accordo sottoscritto da tutti i sindacati e con l’azienda. Non esiste ormai nessuna ragione al mondo per continuare questa eterna Via Crucis per i 450 Astiriani e poter finalmente la Regione di disporre di uno strumento per agire sulle bonifiche leggere. Il “sacrificio” della Cassa Integrazione, imposto dalla Regione e non per esempio dal Comune di Napoli nelle sue partecipate, si è trasformato nell’ennesimo diritto negato. L’Assessore Nappi indice una conferenza stampa per rivendicare la soluzione dell’infinito conflitto sulla concessione della CIG in deroga con la Curatela fallimentare, l’Assessore Romano, da mesi latitante, saluta le prime 12 assunzioni in CAS, come grande risultato e per ben due volte lo stesso Presidente Caldoro, vanta a suo merito, sulla stampa la soluzione della vertenza. Quello che è chiaro è che questo balletto è divenuto insopportabile e per l’ennesima volta, spetterà ai lavoratori dell’Astir chiarire la situazione. Sarà pur vero che i dipendenti di questa azienda siano in maggioranza “brutti, sporchi e cattivi”, ma quello che è certo, che non meritano davvero quanto accaduto negli ultimi 2 anni.