Volente o nolente Stefano Graziano è diventato negli ultimi tempi l’esponente politico più “discusso” del Pd casertano. Prima l’elezione a presidente regionale del partito. Poi il botta e risposta, a mezzo Facebook, condito da accuse pesantissime anche sul piano personale con l’europarlamentare Nicola Caputo. E ora il nome dell’ex deputato è sempre più quotato in vista delle regionali del 2015. Il ritorno al voto è ormai imminente. E di fatto da qui a poco i partiti saranno già in campagna elettorale. C’è quindi la necessità, in attesa delle primarie per la scelta del candidato alla presidenza, di preparare le liste. E soprattutto di individuare i “magnifici sette”. In alcuni casi i giochi sono fatti. È scontata la candidatura dell’uscente Lucia Esposito. Praticamente ufficiale anche quella di Dionigi Magliulo, sindaco di Villa di Briano. Saranno in campo anche il presidente del partito provinciale Enzo Cappello e il consigliere comunale di Casapesenna, Raffaella Zagaria. Su quest’ultima però “pesa” il pessimo rapporto con Pina Picierno, che se sarà aspirante governatore non gradirebbe la sue presenza in lista. Nell’area ex Ds la discussione è aperta: il nome più ricorrente è quello di Dario Abbate. La terza donna (saranno 4 i maschietti in corsa) potrebbe essere, a sorpresa, la figlia di Pasquale Di Biasio, presidente del Consorzio Idrico Terra di Lavoro. In tal caso si profilerebbe un ticket con Cappello. Ma torniamo al dirigente Dem più “nominato” negli ultimi tempi: Stefano Graziano. Una parte della “sua” componente lo ha tirato in ballo per la candidatura. E lui, dopo un rifiuto iniziale, ha iniziato ad accarezzare l’idea di scendere in pista. Il suo nome è stato sponsorizzato dal gruppo Stellato per neutralizzare Franco De Michele, capogruppo consiliare nella città capoluogo. I sammaritani non vogliono essere colonizzati dai casertani. E quindi hanno puntato su Graziano per sbarrare la strada ad ogni altra ipotesi. Sul presidente regionale non si possono porre veti. Tanto meno all’interno della sua area. In realtà, per gli Stellato la prima scelta è Marco Villano. Ma il consigliere comunale di Aversa difficilmente metterebbe tutti d’accordo. Ed ecco l’asso nella manica: spingere per Graziano. Nessuno si opporrebbe. E De Michele sarebbe fuori gioco. La strategia dei Democratici sammaritani ovviamente ha fatto alzare le barricate ai casertani. Il Pd della città capoluogo “esige” una candidatura alle regionali. In caso contrario sarebbero guai. Con inevitabili ripercussioni negative, in primis nella componente di Graziano. Lui e De Michele sono sempre stati legatissimi. Ma i nodi da sciogliere non riguardano i rapporti personali. Il tema è politico: si rischia che nella componente si apra una falla, che anche sul piano elettorale complicherebbe le cose. Al momento l’unico che potrebbe sbrogliare la matassa è lo stesso Graziano. Se non si farà ammaliare (come sembra) dalle sirene della candidatura e si tirerà fuori dalla mischia, allora in ballo resterebbe De Michele, che dovrebbe spuntarla su Villano. All’orizzonte si intravede anche un altro “ostacolo” per Graziano. Se sarà candidato, dovrà vedersela (in)direttamente con Caputo. Che ha già annunciato ai suoi: “il nostro uomo è Magliulo, ma se corre Graziano è come se il candidato fossi io, farò la campagna elettorale come se fossi in lista”. È guerra nel Pd casertano. Come sempre.
Mario De Michele












