A seguito dell’esito negativo dell’incontro tenutosi lo scorso 23 luglio presso il MIUR, domani, 17 Settembre 2014, i lavoratori Cococo ex Lsu assimilati Ata sciopereranno per chiedere nuovamente al Governo di valutare proposte di miglioramento delle loro condizioni di lavoro.
Dal 2001 questi lavoratori sono inseriti nelle scuole come supporto al personale tecnico con contratti di collaborazione coordinata e continuativa in essere al Ministero dell’Istruzione: precari statali. I contratti hanno durata annuale e vengono retribuiti direttamente dal Ministero, a scadenza contrattuale si verificano puntualmente ritardi nella sottoscrizione dei nuovi rapporti di collaborazione e ulteriori ritardi nei pagamenti.
Nidil Cgil ribadisce l’impellenza di risposte chiare da parte del Ministero sui punti da sempre all’attenzione del MIUR:
a) prospettive certe di stabilizzazione;
b) adeguamento dei compensi tenuto conto del blocco degli stessi dal 2001 e dell’intervenuto incremento dell’aliquota contributiva e della cessazione dell’intervento congiunto Miur/Ministero lavoro;
c) estensione delle normative in essere riguardo alle assenze a fronte di condizioni di disabilità e di gravi patologie.
In provincia di Caserta esistono poco meno di un centinaio di lavoratori in questa situazione, che quotidianamente si vedono sottratti i propri diritti svolgendo una vera e propria attività da lavoratori subordinati ma con retribuzioni e situazioni di precarietà da parasubordinati. Molti di essi sono vicini all’età pensionabile alla quale, se le cose non cambiano in tempi brevi, arriveranno con requisiti minimi, pur avendo lavorato per tutta la vita. Tutto ciò ha dell’inverosimile. Non è accettabile che non si prendano seri provvedimenti in merito.
E’ per questo che Nidil chiede con forza che il Governo prenda in considerazione le richieste dei lavoratori senza accantonare il problema rimandando ogni volta a decreti successivi. La precarietà non è una condizione che può durare per tutta la vita.