Tornano sotto chiave i beni riconducibili agli armatori coinvolti nel crac della Deiulemar compagnia di navigazione, la società di Torre del Greco (Napoli) nella quale quasi tredicimila persone hanno investito oltre 720 milioni di euro. Il tribunale di Torre Annunziata ha infatti accolto l’istanza presentata con somma urgenza dalla curatela fallimentare della società di fatto, disponendo ”un nuovo sequestro – come afferma il presidente del comitato dei creditori, Giuseppe Colapietro – di beni immobili, mobili e di quote societarie riconducibili indirettamente ai soci della Deiulemar”. ”Pertanto – prosegue Colapietro – allo stato i beni oggetto di sequestri e dissequestri ripetuti (erano stati nuovamente dissequestrati ieri per decisione del tribunale delle imprese di Napoli) sono nuovamente oggetto di misura cautelare, al fine di tutelare i tanti creditori ammessi nel relativo fallimento”.


 

 

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