L’Unione Commercianti e Artigiani di Cesa ha sollecitato, con una missiva, le istituzioni, tra cui anche il Prefetto Pagano, a porre in essere azioni per evitare la chiusura di numerose attività commerciali del paese. Gli esercenti chiedono un impegno contro gli abusivi, che stanno dilagando e che pongono in essere una concorrenza sleale con chi ogni mese ha dei costi fissi per portare avanti la propria attività.
Il sottoscritto Oliva Cesario nato a Cesa il 19.03.1961 ed ivi residente al vico Menotti n.7 , in qualità di Presidente dell’U.C.A. (Unione Commercianti ed Artigiani) di Cesa e a nome di tutti gli associati , esercenti in Cesa si pregiano di sottoporre all’attenzione delle SS.LL in indirizzo la situazione per certi versi drammatica in cui versa il commercio locale.
Sono innumerevoli le attività che sono state costrette a chiudere.
Come si è in passato già precisato le attività commerciali cittadine sono, in larga parte, a conduzione familiare.
Per cui la definitiva chiusura di una di esse significa ingresso tra i disoccupati di diverse perone.
Il commercio locale è stretto nella morsa da diversi fattori:
– la crisi economica generale;
– la riduzione dei consumi;
– l’aumento della pressione fiscale, anche locale;
– l’aumento della TARES ed oggi della TARI;
– la mancanza di parcheggi.
Nelle settimane scorse si era chiesto di esentare i commercianti e gli artigiani locali dal pagamento della TASI al fine di offrire un po’ di “respiro” agli operatori locali.
Nelle diverse riunioni che si sono avute con l’Amministrazione comunale si è segnalato, con forza, un ulteriore problema che pure incide sulla crisi del commercio cittadino, vale a dire la presenza di numerosi abusivi che praticano il commercio sia in forma ambulante sia in forma fissa.
E’ stato, ripetutamente, chiesto di poter intervenire su questo fenomeno, attivando controlli maggiori.
Ad oggi ci spiace rilevare che su questo fronte poco o nulla è stato fatto.
Le strade del paese sono piene di furgoncini, apecar e auto improvvisate che vendono di tutto “ pane, mozzarelle, formaggi, salumi, frutta, ortaggi, pesce, piante, fiori e abbigliamento” . Nel mercato comunale, sia all’interno che all’esterno insistono tantissimi abusivi, si vende di tutto, per ultimo adesso anche una caffetteria ambulante.
Non sono stati attivati i dovuti controlli ed ad oggi le forme di abusivismo nel settore in questione proliferano nella totale indifferenza.
Per questa ragione ci rivolgiamo anche a Sua Eccellenza il Prefetto di Caserta affinché, nell’ambito dei propri poteri, possa attivare soluzioni per tentare di superare questa condizione.
Si rammenta che il commercio e l’artigianato locale offrono occupazione a circa 600 persone, nell’ambito di un paese i cui residenti sono all’incirca 8000.
Speranzosi di un sicuro riscontro porgono cordiali saluti.