Sfrutta una lente posizionata sul retro di un pannello fotovoltaico, come se fosse un sistema a concentrazione solare capovolto: e’ un nuovo sistema di cogenerazione che migliora l’efficienza di conversione dei sistemi fotovoltaici e che puo’ essere utilizzato, per esempio, per riscaldare acqua o per generare vapore.

Lo ha messo a punto un gruppo di ricerca dell’universita’ del Sannio, del quale fanno parte Antonello Cutolo, Andrea Cusano e Armando Ricciardi. Il sistema e’ in via di brevettazione ed e’ stato presentato durante la settimana delle piccole medie imprese organizzata presso l’associazione Futuridea, che promuove l’innovazione utile e sostenibile in collaborazione con il Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale della provincia di Benevento. ”Il principale limite delle celle solari – ha spiegato Cutolo – e’ il loro basso assorbimento dell’energia solare incidente anche se il loro rapporto di conversione dell’energia assorbita e’ molto alto”. Solo circa il 20% dell’energia solare raccolta da una cella solare, ha aggiunto, viene realmente utilizzata. Tenuto conto di questo fattore i ricercatori hanno pensato di montare sul retro della cella solare una lente in modo che la cella, lavorando nel modo tradizionale fornisce energia elettrica con gli usuali rendimenti, ma l’energia solare che attraversa la cella viene concentrata attraverso la lente. ”Un tale sistema – ha sottolineato Cutolo – aumenta piu’ del doppio la quantita’ di energia raccolta per unita’ di superficie occupata”.

 

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