La Provincia di Caserta non ha ancora dato seguito alla richiesta del dirigente scolastico di intervenire nei confronti dell’azienda privata che continua ad occupare abusivamente l’azienda di via Fontanelle.

In parole povere: l’Istituto Tecnico Agrario conduce l’azienda per via di un atto del 1977; la Provincia, che è subentrata come proprietaria al Silvestri, da quest’anno paga irrigazione, fondiaria e quant’altro che precedentemente pagava l’ITAS; una ditta privata dal novembre 2013 raccoglie gratis i frutti.

Ricorderete tutti la vicenda, ma cerchiamo di sintetizzarla ancora una volta:

– l’Istituto Tecnico Agrario di Piedimonte Matese dal 29/11/1977 conduce l’azienda sita in via Fontanelle n. 5 ad Alife, appartenuta all’Istituto Professionale F. Silvestri ed oggi di proprietà della Provincia di Caserta, in virtù di un atto di scrittura privata sottoscritto fra i presidi in carica all’epoca;

– alcuni edifici e strutture, seppur pericolanti, fatiscenti e con grosse quantità di amianto, risultano occupate da estranei e contro costoro l’Amministrazione Provinciale ha prontamente avviato procedimenti di sfratto;

– parte dei terreni dell’azienda agraria risulta dallo scorso novembre occupata abusivamente da una ditta privata di Alife e contro quest’ultima la Provincia non ha avviato alcun procedimento;

– quanto sopra è stato esposto dal dirigente scolastico al presidente della Provincia di Caserta, dott. Zinzi, nel corso di un incontro e con comunicazione scritta inviata il 15 febbraio u. s. al dirigente del settore patrimonio, dott. Parretta e per conoscenza al direttore generale ed al presidente della Provincia, rispettivamente i dott.ri Picaro e Zinzi.

 

A tutto quanto detto si aggiunge che nel frattempo:

–                la ditta occupante, ha risposto alla domanda che il D. S. ha fatto tramite stampa: “Quando intende lasciare il fondo? La risposta è stata inequivocabile, la titolare della ditta ha effettuato un versamento di 600,00 euro sul conto dell’Istituto con causale “fitto terreni”, versamento che il D. S. ha provveduto prontamente ed altrettanto inequivocabilmente a rigettare non avendo contratto impegni di alcun tipo con chicchessia;

–                la ditta occupante ha effettuato un ulteriore raccolto alcuni giorni addietro (trinciato di mais);

–                atteso che detti terreni risultano nuovamente arati, il Dirigente Scolastico, non avendo autorizzato alcuno a fare le lavorazioni, ha sporto denuncia contro ignoti.

Intanto, da queste parti ci si chiede da che parte sta la Provincia? Sta con la Scuola o Le è contro?

Si, da che parte sta, perché alla voce che la Provincia voglia togliere l’azienda di via Fontanelle all’Istituto per darla al comune di Alife, mentre una ditta privata continua indisturbata ad occupare abusivamente la stessa, ancora si continua a non credere.

Ma proviamo per un attimo ad immaginare che questo sia vero, che cioè alla Provincia, invece di pensare a reperire i fondi indispensabili a sistemare l’ITAS (l’unica scuola chiusa in Campania a seguito del terremoto del dicembre scorso), a portare a termine i lavori per dare una sede decorosa agli alunni dell’ITAS, a sistemare tetto, infissi, pavimenti e quant’altro presso l’ITIS, con uno sconsiderato atto di giunta, abbiano davvero sottratto l’azienda di via Fontanelle alla scuola, senza peraltro darne comunicazione agli interessati, per darla al comune di Alife.

In tal caso alla Provincia devono avere delle motivazioni davvero molto forti, ma soprattutto dovrebbero essere in grado di assicurare ad almeno tre addetti all’azienda agraria attualmente in servizio nell’Istituto Agrario un posto di lavoro, qualcuno poi dovrebbe spiegare anche perché proprio all’Amministrazione di Alife e, in tale eventualità, a che titolo una ditta estranea al contesto effettua raccolti su questi terreni.

Cosa dire, in questo caso non potremo neppure daremo seguito al progetto Grani Antichi, naturale prosecuzione dell’ Esposizione permanente delle macchine …, che mette in gioco il tesoretto dell’Istituto: una collezione di semi di oltre cento varietà diverse, risalente quasi per intero all’era fascista e ancora conservata nel laboratorio di scienze dell’Istituto Tecnico Agrario di Piedimonte Matese, progetto di cui racconteremo fra qualche giorno.

Staremo a vedere, e intanto contattiamo anche le trasmissioni televisive Le Iene ed il Gabibbo.

 

D. S. Nicolino Lombardi

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