Maddaloni – I lavori di Via Libertà procedono a ritmo incessante. In questi giorni la ditta sta provvedendo alla messa in opera del collettore fognario che servirà a diminuire la portata d’acqua in occasione di forti temporali eliminando gli allagamenti. “Tali interventi – dichiara il sindaco – derivano da un preciso indirizzo dato da questa amministrazione agli uffici che hanno provveduto alla redazione dei progetti”. In realtà, la vicenda Cementir, ha inizio nel lontano 2009 allorquando il sindaco Michele Farina, con delibera n. 77 del 19 marzo si preoccupò di far approvare dalla sua giunta un atto di indirizzo per la stipula della Convenzione tra il Comune di Maddaloni e la Cementir. In tale atto, Farina deliberava la necessità di sottoscrivere una convenzione e ne definiva alcuni punti imprescindibili in modo aleatorio senza specificare tipo di opere e senza quantificarne il valore. Ed infatti, la convenzione poi effettivamente sottoscritta, reca una numerosa serie di “omissis” che impediscono di palesare, appunto, su quali opere si volesse puntare e su quale fosse il valore economico di tali opere. Si arriva così al Decreto Dirigenziale n. 74 del 07 ottobre 2011, emanato dalla Regione Campania, dal quale si evince chiaramente che la Commissione VIA Regionale, nel dare parere favorevole al prosieguo delle attività estrattive, obbligava la Cementir a concordare con il Comune di Maddaloni adeguate misure di compensazione non solo ambientali. A seguito di questa disposizione regionale, Cementir ha più volte ribadito, in conferenza di servizi, che il Comune di Maddaloni non forniva i progetti per poter procedere alle compensazioni dovute. Eletto il sindaco Cerreto, dopo due anni di inattività assoluta sul tema, invece di utilizzare la convenzione già firmata dal sindaco Farina, più volte richiamata da Cementir, pensò bene di redigere una nuova convenzione al ribasso, sottoscritta il 04 agosto 2012, che rinegoziava i seppur labili accordi di Farina riducendo le opere da farsi da quattro a una. Nonostante il ribasso, non sappiamo dovuto a quale ragionamento, da agosto a dicembre, mese della caduta dell’amministrazione Cerreto, non si è mai messo mano alla redazione dei progetti. Solo con l’avvento della nuova amministrazione, e in particolare con il lavoro dell’assessore d’Alessandro, l’Ufficio Tecnico ha provveduto alla redazione dei progetti, alla loro approvazione e alla loro messa in opera oltre che, per la prima volta in assoluto, a diffidare Cementir per il pagamento di una somma superiore ai 300mila euro, per un periodo di compensazione che va dal luglio 1986 al dicembre del 2004. “A chi sostiene che io ero assessore ai lavori pubblici, durante la scorsa amministrazione, tengo a precisare che, non solo non avevo la delega alle cave, ma il già sindaco Antonio Cerreto pretendeva di partecipare in prima persona alle conferenze e agli incontri escludendomi di fatto da ogni possibile intervento”.
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