La seduta del Consiglio Comunale di martedì sera è stata molto turbolenta, con il gruppo consiliare di minoranza “Uniti per Cambiare” che ha abbandonato l’aula perché, spiegano, “il sindaco e alcuni consiglieri hanno disturbato e deriso in continuazione il capogruppo di minoranza, Giuseppe Barbato, durante la lettura della dichiarazione al bilancio di previsione, distogliendo di fatto l’attenzione dei presenti e di alcuni giovani con tanto di saluti e lancio di baci affettuosi dai banchi del civico consesso”. “Atteggiamento molto grave ed irriguardoso – sottolineano dall’opposizione – nei confronti di chi rappresenta l’altra parte del paese e soprattutto per la caduta di stile dimostrata. Tanto che, alla fine della propria dichiarazione, tutto il gruppo di minoranza ha lasciato l’aula in segno di protesta per le invettive che continuavano ad imperversare contro i consiglieri Barbato, Madonia, Turco e Petrarca”. Al termine del Consiglio quando la minoranza ha lasciato definitivamente l’aula, il sindaco concludeva: “Non vorrei fare polemica ma penso che qualcuno è più preparato in religione che in politica”. “Una caduta di stile ormai consolidata del primo cittadino – chiosa Barbato – e nella fattispecie di ieri resa ancora più palesemente a tutti, trascendendo notevolmente. Evidentemente non si è ancora resa conto, suo malgrado, che è il sindaco dell’intero paese e deve rispettare tutti. E’ stato visibile a tutti che, non avendo elementi per contrastare la corposa relazione di cui il nostro gruppo si è reso partecipe nel preparala, ha preferito distogliere l’attenzione su altro. Ma saranno gli organi preposti a darci ragione sulle nostre osservazioni al bilancio”. “Già all’inizio del Consiglio Comunale – spiega ancora Barbato – il sindaco aveva risposto ad un intervento del consigliere Petrarca al posto del presidente del Consiglio, dimostrando tutta la sua irruenza e aggressività”. “Un atteggiamento – conclude il capogruppo – che ha mantenuto per tutto lo svolgimento della seduta, calpestando il sacrosanto diritto della minoranza di poter svolgere il proprio ruolo, addirittura ammonendo, a modo di ‘maestra’, la nostra consigliera Madonia e infierendo contro quest’ultima con toni a dir poco consoni ad un primo cittadino che rispetta i suoi consiglieri”.