E’ stato presentato questa mattina presso l’aula Don Giuseppe Diana del Comune di Casal di Principe il progetto ”LaRes – Rete di Economia Sociale”, un modello di sviluppo locale il cui obiettivo è rendere produttivi i patrimoni confiscati alle mafie sostenuto da Fondazione con il Sud e che coinvolge 29 partner tra cooperative sociali, associazioni, università, istituzioni religiose ed imprenditori del territorio. ”Vogliamo sperimentare un modello di sviluppo basato sulla cooperazione anziché sulla competizione, perché i problemi che deve affrontare il nostro territorio sono ancora tanti e ne usciamo fuori solo tutti insieme”, spiega Gianni Solino, responsabile del progetto e referente provinciale di Libera; capofila del progetto il Comitato don Diana. L’iniziativa prevede la creazione di un Contratto di rete che attui un ”Programma comune”, con diritti e gli obblighi posti a carico dei contraenti per realizzare un salto di qualità nella gestione dei beni confiscati: le parti dovranno ”promuovere e sostenere un incubatore/acceleratore di start-up d’imprese a vocazione sociale impegnate nel riutilizzo dei beni confiscati”, dovranno definire “una piattaforma di e-commerce” e “un piano di marketing legato alla creazione del marchio collettivo etico, ”R.E.S. Rete di Economia Sociale – Le Terre di don Peppe Diana”; il programma prevede anche la valorizzazione delle filiere settoriali dell’agroalimentare sociale attraverso il Gruppo di acquisto solidale (Gas), la conversione al biologico e il sistema di tracciabilità autocertificata, la creazione di un ”turismo responsabile” con percorsi didattici e pacchetti di visite alle ”terre di don Peppe Diana” e al Museo della resistenza alla camorra e al Museo delle Culture. E’ prevista inoltre la realizzazione di un’agenzia di comunicazione sociale in rete, di una piattaforma web e di una banca dati della memoria e dell’impegno. ”Al progetto laRes tengo con forza – dice il sindaco di Casal di Principe Renato Natale – come associazione gli ho dato vita, insieme agli altri, e nel momento in cui sono stato eletto mi sono dimesso dal suo coordinamento per ovvi motivi di incompatibilità e con la speranza che grazie al progetto gli enti locali divenissero loro stessi agenti del cambiamento sociale di questi territori”. ”La Res è un ulteriore passo “dell’altra storia” che stiamo vivendo” conclude Natale. Alla conferenza erano presenti il vice-sindaco di Casapesenna e Santa Maria La Fossa e una larga rappresentanza di consiglieri e assessori di Castel Volturno.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui